domenica 30 maggio 2010

Rapporti tra NEXUS e LEPIDA

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Una cittadina minerbiese ci chiede di replicare in merito alla smentita di Nexus sul sito comunale riguardo ai rapporti con Lepida.
Ecco di seguito le dichiarazioni fatte dalla suddetta società, e le nostre considerazioni.

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Sul sito comunale in data odiera, 22 maggio 2010 appare una lettera di smentita della Nexus S.r.L.
Citiamo la seguente frase :

Anche l’affermazione che Nexus srl è controllata da Lepida SpA risulta priva di qualsiasi fondamento a riprova della superficialità dell’autore.
Lepida SpA non ha nessun tipo di rapporto societario e/o commerciale con Nexus srl, la quale si avvale della collaborazione di Lepida SpA vista la capillare conoscenza del territorio e nello specifico delle zone afflitte dal problema del digital divide, il cui abbattimento è il core business di Nexus srl.


Queste righe rimarcano ciò che voleva essere il perno su cui attirare l’attenzione, nell’articolo fatto dalla Lista Civica, che la Nexus ha tacciato di superficialità.

L’affermazione che Lepida si avvale della collaborazione di Nexus (fatta dalla Nexus Stessa) è esattamente coincidente con quanto da noi dichiarato, e cioè che ci siano punti di contatto e di convergenza tra le due aziende, e non che ci siano accordi commerciali, come da loro interpretato.

La Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio ha infatti evidenziato questo aspetto, domandandosi perché non ci siano state gare di appalto tra altri operatori, e perché sia stata data una corsia privlegiata alla Nexus, offrendo gli immobili comunali per l’installazione di impianti.

Anche le aziende ARIA ed E-Via sono società di telecomunicazioni sostenute da Lepida, che forniscono servizi di connettività WiMax e che si sono aggiudicate - insieme ad Acantho - la licenza per l'uso delle frequenze WiMax in Emilia-Romagna, ma nonostante ciò sono state ignorate.

A proposito di impianti, nella sua requisitoria Nexus si è ben guardata dal rispondere sul problema dell’inquinamento elettromagnetico da noi sollevato.

Per quanto riguarda le tariffe, anche qui ci si taccia di dare informazioni superficiali, ma a tale proposito facciamo presente a Nexus che il servizio offerto dalle chiavette dei vari operatori non richiede installazione di antenne, così come non richiede un apparato ricevente e una ulteriore installazione a consuntivo.

La scelta del WIFI a queste condizioni appare quindi quanto meno opinabile, visti i costi e l’uso di stabili pubblici, senza parlare dell’inquinamento causato dal cosiddetto “elettrosmog” (radiazioni elettromagnetiche nocive per la salute).

Elenco di seguito una tabella desunta da mie richieste a Nexus.

Ho chiesto infatti a loro quanto spenderebbe una famiglia per un accesso a Internet a Minerbio, e la risposta è stata la seguente :

APPARATO RICEVENTE : euro 237
CONNESSIONE 2 MB (24H FLAT) : euro 18 canone mensile
CONNESSIONE 5 MB (24H FLAT) : euro 29 canone mensile
INSTALLAZIONE : a consuntivo

Considerando che la connessione a 2 MB può subire dei picchi di calo che la rendono lentissima, e quindi non consigliabile, rimane quella a 5 MB, che ha un costo superiore a quello delle “chiavette” già in commercio.

Ora vorrei fare una considerazione sulla ulteriore dichiarazione di Nexus :

L’utilizzo di spazi di proprietà del Comune si sono resi necessari per poter garantire una buona copertura del territorio oltre alla qualità del servizio, pertanto sono stati individuati i siti idonei più alti dove poter installare gli apparati (palazzo comunale ed a breve torre faro del campo sportivo).”

Non c’è dubbio che la posizione ottimale siano il Palazzo Comunale e il faro del Campo sportivo, dove a breve la Nexus installerà il nuovo dispositivo, ma ciò rientra a suo totale vantaggio.
Non si capisce infatti perché un Comune debba prostrarsi a favorire una società privata, come potrebbe essere Wind, piuttosto che Vodafone, o Nexus…
Attendiamo risposte, con la stessa sollecitudine da loro dimostrata nel ribadire le loro argomentazioni, che ci dicano il perchè di questo amore improvviso dimostrato nei loro confronti dall'Amministrazione Comunale.
La stessa che ha risposto alla mia domanda sul WIFI (fattale alcuni mesi fa), dicendo che la cosa era improponibile e non attuabile !!
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La vostra Lista Civica
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domenica 23 maggio 2010

CAMPO DA GOLF A MINERBIO !

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Finalmente anche Minerbio ha un campo da golf… anzi, per la precisione, è lei stessa un enorme campo da golf.

Ebbene sì, il nostro fantastico Sindaco è riuscito a trasformare la nostra cittadina in un circuito globale per il gioco del golf, grazie all’aumento esponenziale del numero di buche di ogni genere.

In ogni direzione, tranne che per il cosiddetto “salotto buono”, il territorio è capillarmente ora dotato non delle canoniche 18 buche necessarie, bensì di una serie molto più numerosa.

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Per ottenere questo straordinario risultato, è stato sufficiente continuare a disinteressarsi delle condizioni di degrado spesso segnalate, e mantenere costante nel tempo un atteggiamento di arroganza e di supponenza.

L’unica pecca di questo nuovo fiore all’occhiello minerbiese è rappresentata dalle insormontabili difficoltà che incontrano i disabili in carrozzella nel percorrere il nuovo circuito.

Dalle foto si può facilmente capire come sia oggettivamente difficile districarsi in questo susseguirsi di buche, di avallamenti, e di disallineamenti tra piano stradale e bordo carreggiata.

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Forse, ripensandoci, era meglio trasformare Minerbio in una pista da cross trial, oppure in un percorso da mountain bike.

Però, tutto sommato, pensandoci bene, sarebbe ancora meglio non fare né l’uno, né l’altro…
Minerbio non lo merita…

Minerbio, anzi, avrebbe il diritto di godere di una maggiore considerazione, così come di essere curata, coccolata, sistemata, amata…

Il territorio locale con le sue prerogative e con la sua bellezza intrinseca, unitamente al tessuto storico e culturale, da cui traggono le origini attraverso un retaggio di molteplici esperienze i cittadini stessi di Minerbio, sono ora sospesi in un limbo senza fine, in una catarsi di decontaminazione incontrollata, causata dai miasmi di un disinteresse palese dell’amministrazione comunale.

L’enfasi con cui il Primo Cittadino ha pubblicizzato la realizzazione della pista ciclabile a Cà de Fabbri, anziché dedicarsi alla risoluzione di problemi ben più impellenti e prioritari, è sintomatica di un atteggiamento incompetente e irresponsabile, che sta producendo danni devastanti sul territorio.

Il degrado si manifesta in molteplici sembianze e in occasioni, tutte segnalate a più riprese al nostro Magnifico Primo Cittadino, che però non sembra essere molto preoccupato.

Anzi…udite, udite…a cosa si dedica, con impeti prioritari…?

All’approvazione in Consiglio Comunale della spesa per pozzi artesiani necessari ad innaffiare la tenera erbetta dei campetti sportivi !

La priorità è questa evidentemente….

Oppure alla realizzazione di una pista ciclabile del costo…udite, udite….di ben 700.000 euro…avete capito bene : settecentomila dei nostri euro.

Probabilmente la pista sarà realizzata con ciottoli di pepite d’oro e d’argento, per avere un costo tale !

Che dire poi degli alberi lasciati morire nell’insediamento boschivo a Cà de Fabbri per mancanza di manutenzione ?

Il loro costo intrinseco, pagato dal vivaista installatore, è stato di 35.000,00 euro, quindi considerando che ne sono morti ben 72 il danno da noi calcolato supera gli 8.000, 00 euro !

Signor Sindaco la ringraziamo anche per questo…

Non ci sono altri ordini del giorno a breve e media scadenza che facciano pensare che il Sindaco si debba occupare del degrado ambientale in cui versa Minerbio (come per esempio le fogne a cielo aperto a Cà de Fabbri, da noi segnalate e per le quali il Sindaco “fa spallucce”.
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Un bel paraocchi, e via… verso una prosaica affermazione del Suo egocentrismo smisurato, teso nel titanico sforzo di autocompiacersi.

Non ci sono sconti, e non ci saranno quando sarà il momento di votare, per chi, pur essendo un nostro dipendente, stipendiato da noi, si arroga il diritto di erigersi a padrone incontrastato di un feudo su cui estendere la sua egemonia.

Complici sono inoltre coloro che ne avallano i propositi, oscurando le loro stesse coscienze, intimoriti dall’incertezza di una instabile e improbabile carriera politica.

Noi cittadini, per ora, ci dobbiamo tenere questo grande circuito di buche, in attesa che una qualche mente illuminata si decida a prenderne in considerazione la nuova destinazione d’uso : da campo da golf a cittadina moderna ed efficiente, pulita e gradevole.

Chissà, forse prima o poi ascolterà la nostra umile voce…. in fondo… siamo noi che gli paghiamo lo stipendio !
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La vostra Lista Civica
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L'ETERNIT DI LORENZO MINGANTI

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Vorremmo segnalare ai concittadini una inaccettabile situazione di degrado e di pericolo per la salute pubblica, insita in un contesto da noi più volte segnalato all’Amministrazione cittadina.

Si tratta dello stato di abbandono relativo alla ex Scuola di San Martino di Soverzano e all’area esterna circostante lo stabile stesso, a cui appartiene un fabbricato coperto, una sorta di capanno, la cui copertura è costituita da lastre di ondulina in eternit .

Incredibile, ma vero !

Il famigerato eternit, messo al bando a causa della sua oramai accertata incidenza nel provocare malattie gravi, quali il cancro, svetta impunemente su un edificio comunale degradato e abbandonato dalla stessa proprietà dell’immobile : il Comune di Minerbio.

Il fatto grave, come si evince dalle fotografie ( che il Sindaco probabilmente considererà ritoccate) è che le onduline in questione si stanno sgretolando e che questo apparentemente irrilevante particolare è in realtà il requisito scatenante della sua pericolosità.

La rottura della superficie dell’eternit infatti permette allo stesso di liberarsi nell’atmosfera, diffondendo le pericolose particelle di amianto che sono state messe al bando a tutela della salute pubblica.
E’ stato provato che sono sufficienti esposizioni di breve durata per aumentare esponenzialmente il pericolo di sviluppare il cancro ai polmoni ed alla pleura (mesotelioma).

Rammentiamo al Primo Cittadino che nel caso di comprovata pericolosità delle strutture in amianto è necessario far intervenire l’ASL che ha l’obbligo di provvedere alla bonifica.
In caso contrario si configura il reato di omissione di atti d’ufficio.

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L'URP di Lorenzo Minganti

Non si è ancora spenta l’eco sulla vicenda che ha visto l’Amministrazione Minganti interpretare un ruolo che ricalca stereotipi di Togliattiana memoria, che un altro episodio ci conferma ancora una volta la determinazione del Sindaco di voler relegare le forze di opposizione entro i confini ben delineati di un ghetto classista e discriminatorio.

E’ oramai risaputo che l’URP locale infatti, non assolve appieno i suoi compiti istituzionali, bensì ostacola decisamente e illegalmente la Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio, usando gli strumenti dell’Istituzione Pubblica per prevaricarla arbitrariamente.

Nonostante due distinte interrogazioni sul perché non vengano inoltrate alla Lista le mail dei cittadini che attraverso l’URP tentano di contattarla, chiunque tenti oggi di abbozzare un pur minimo tentativo di comunicazione con questa componente politica di minoranza, si trova davanti a una porta chiusa, serrata ermeticamente dai seguaci ed eredi di quel comunismo che da sempre usa gli stessi metodi coercitivi e antidemocratici.

A riprova di ciò, citiamo l’altro episodio rimarcato in apertura dell’articolo, che riguarda la domanda, da parte sempre della Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio, di avere delle apposite bacheche pubbliche, come sancito dalla legge, per poter pubblicizzare i propri comunicati, al pari delle altre forze politiche.

La richiesta al Sindaco Minganti è stata inoltrata il giorno 11 gennaio del 2010, mediante invio a mezzo mail all’Ufficio Affari Generali del Comune di Minerbio, a firma Mirko Lazzari, il nostro Capogruppo.

Il testo della missiva è il seguente :

Salve, mi servirebbe sapere esattamente a chi risultano intestate le bacheche politiche presenti sul territorio comunale di Minerbio, con particolare riferimento a quelle destinate alle forze di opposizione.
Contestualmente mi occorre sapere la procedura (e magari la modulistica) per ottenere l'autorizzazione all'installazione di "bacheche murali a vetrinetta" come Lista Civica CITTADINI DI MINERBIO PER MINERBIO, che tuttora non ha accesso ad alcuna bacheca di informazione.
Grazie.
Il Capogruppo
MIRKO LAZZARI


A tutt’oggi siamo in attesa della definizione della vicenda.

Evidentemente l’Ufficio Relazioni con il Pubblico è stato sostituito dall’URPD, Ufficio Relazioni Partito Democratico.
Lo provano le continue vessazioni che questa maggioranza mette in opera nel tentativo di demotivare gli oppositori della Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio, ottenendo peraltro l’unico risultato di renderci ancora più determinati nella nostra ricerca di affermazione di quei valori di democrazia e libertà che ci contraddistinguono.
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La vostra Lista Civica.
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venerdì 21 maggio 2010

INTERPELLANZA B0025-2010 L'URP E MAIL SCOMPARSE

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Durante il Consiglio Comunale del 27 aprile 2010 avevamo presentato l’Interpellanza B0025-2010 dal titolo :”Comunicazioni ai Consiglieri Comunali”, che potete visionare cliccando sull’immagine per ingrandirla.

In tale occasione si denunciava un episodio gravissimo che si è ripetuto e protratto per molto tempo, e che continua ancora oggi.

Il fatto è che l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), nato come struttura che interfaccia le istituzioni con il cittadino, a Minerbio funziona solamente a senso unico, o per meglio dire, solo con chi si rivolge all’Amministrazione Minganti.

Per quanto riguarda l’opposizione, e in particolar modo la Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio non esiste intermediazione attraverso l’URP.

Chi cerca di approcciarsi al gruppo politico di minoranza tramite mail, scrive come indicato nel sito comunale all’URP, per il successivo inoltro interno.

Molti non conoscono la mail personale dei Consiglieri, e quindi per contattarli sono costretti a seguire questo iter.
Ebbene, a Minerbio, incredibile a dirsi per un paese democratico, l’Ufficio Relazioni per il Pubblico disattende questo compito istituzionale.

La lista civica Cittadini di Minerbio per Minerbio non ha mai ricevuto le parecchie mail inviate dai cittadini, perché l’URP dice di non averle mai ricevute.

Dopo l’interpellanza il Sindaco è apparso imbarazzato, cosi’ come i suoi consiglieri, ma poi ha sentenziato che avrebbe fatto luce sulla vicenda, e avrebbe dato spiegazioni ai Consiglieri.

Il tempo è trascorso da quella riunione di Consiglio, fino a quello di oggi, ma di risposte non ne sono arrivate.

In questo consiglio del 19 maggio 2010 abbiamo presentato L'Interpellanza Urgente AA113-10 sull’argomento, che allego per la visione.

Cliccare sopra le immagini per ingrandirle.

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Si fa presente all’Amministrazione che questa forma discriminante e antidemocratica impedisce ai cittadini di contattare l’opposizione e si rimarca la mancanza di etica con cui questa persevera nel suo intento di isolare la Lista Civica.

La risposta data dal Sindaco in questa occasione è stata :
Non ci risultano pervenute mail di alcun tipo.

Questa è una falsità di cui possiamo produrre le prove.

Le mail spedite e mai arrivate sono numerose, e provenienti da persone diverse.

Lo stesso scrivente ha provato a spedirne una dal pc di casa per verificare soggettivamente lo stato delle cose, ma anche questa mail non è mai stata data alla Lista.

Il Sindaco ha fatto quadrato con i suoi Assessori insistendo sulla sua sterile posizione, adducendo anche una scusa plateale nel ribadire che l’URP non ha alcun obbligo di inoltrare le mail che arrivano !

Peccato per loro che invece tra le funzioni istituzionali dell’URP ci sia proprio quella di permettere ai cittadini di interfacciarsi con i politici e le istituzioni.

Peccato per loro che ci siano come prova di avvenuta ricezione tutte le copie, che hanno come tutti sanno valore legale, così come l’ok di ricezione dei fax.

Quindi ricapitolando…Lorenzo Minganti, il Sindaco, da una parte si offre come eroe multimediale del liberismo e di una dichiarata trasparenza, mentre dall’altra disprezza il diritto costituzionale delle minoranze a interloquire con gli elettori.

Questa grave dimostrazione di arroganza non ci sorprende, a dire il vero, abituati come siamo a subire le vessazioni di un’Amministrazione sempre piu’ improntata a modelli di stampo leninista.

Sono arrivati addirittura in una recente seduta consiliare a “interpretare” il Regolamento Comunale.

Questa maggioranza è destinata a cadere, anche a causa delle numerose inquietudini dei tanti cittadini che vivono sulla loro pelle le situazini di disagio provocate dal Sindaco Minganti.

Se aggiungiamo al loro conto il disprezzo per le minoranze e l’arroganza dimostrata, possiamo iniziare il conto alla rovescia… qualcuno lo ha già fatto a Minerbio.
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La vostra Lista Civica
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giovedì 20 maggio 2010

Question Time AA114-10 Pista ciclabile Minerbio-Tintoria

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Consiglio Comunale 19 maggio 2010

Sono partiti i lavori per la realizzazione della Pista ciclabile Minerbio-Tintoria, pubblicizzati a gran voce sia dal Prometeo minerbiese, ribattezzato il Prominganti, sia in varie altre occasioni.
Si è dato molto risalto a questa prossima realizzazione, anche in considerazione del fatto che, in effetti, è un’opera faraonica del costo di 700.00,00 euro (un miliardo e quattrocento milioni delle vecchie Lire).

Il Prometeo del 2007 però riporta, a firma dell’Assessore Erika Ferranti, una previsione di bilancio che prevede il finanziamento della stessa pista ciclabile.
Tutto ok, sembrerebbe…
Certo…se non fosse per un piccolo particolare : la cifra indicata per il costo della realizzazione della pista ciclabile è di 300.000,00 euro.
Si, avete capito bene : in poco più di due anni, siamo passati da 300.000 a 700.000 euro.

Questa cifra è chiaramente indicata e pubblicizzata nel riquadro che indica il Piano triennale dei lavori Pubblici, appunto, sul Prometeo del 2007.
Abbiamo chiesto spiegazioni al Sindaco, in sede di Consiglio, presentando la “Question Time” che riportiamo nel post.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Il Sindaco dapprima ha manifestato un certo imbarazzo, dicendo di avere le carte relative al progetto attuale, quelle ufficiali, e di non essere al corrente di altri scritti non ufficiali.

Questa affermazione è però stata fatta senza considerare che la fonte in questione è lo stesso Prometeo che di solito usa come cassa di risonanza per amplificare e propagandare le sue epiche gesta.
Subito dopo è stata data un’altra spiegazione, secondo la quale il progetto è stato finanziato con una cifra bassa solo per poterne permettere l’avvio, sapendo poi che sarebbe levitato in futuro.
Questa prassi sarebbe giustificata, secondo l’Amministrazione, per il fatto che è più facile e veloce rifinanziare il progetto stesso, piuttosto che attendere le varie definizioni di spesa, che avrebbero tenuto fermo l’avvio della procedura.

Quindi ci sono due fattori da considerare :

Il primo è che comunque l’indicazione di spesa era di 300.000,00 euro e che quindi nel 2007 è stato pubblicato un dato che i cittadini hanno recepito come tale.
Ora si viene a dire che quello era il costo per una pista da fare “con una spennellata di vernice” e non quello di una pista come si deve.
Il cittadino potrebbe però obiettare che se questo è il modus operandi dell’Amministrazione, la lettura del Piano triennale presentato su Prometeo sarebbe solo fumo negli occhi, in quanto tutte le voci indicate potrebbero raddoppiare o più, come in questo caso.

Secondariamente si palesa in questa occasione il ruolo e il metodo della diffusione delle notizie a mezzo Prometeo portati avanti da questa Amministrazione, e da quelle precedenti.
Un ruolo che, sinceramente, crea molti dubbi, sulla veridicità delle informazioni.

Quale è infatti la notizia che indica il prezzo giusto ? Quella relativa al Promete 2007 o quella attuale ?
Chi è insindacabilmente in grado di ergersi come faro di riferimento obiettivo ed esaustivo per l’approccio all’informazione che i cittadini ricercano..?

A questo punto non certamente Prometeo, e neanche il Sindaco visto che è Lui a dare l’imprinting per le tematiche portate avanti.

A tutto ciò si aggiungono altre considerazioni :
I cittadini davanti a questa spesa di 700,000.00 euro si chiedono infatti come mai si è deciso di fare una ciclabile fino a Tintoria, anziché fare i marciapiedi che mancano a Minerbio, o che sono pieni di buche, oppure perché non si sia data priorità all’installazione delle pensiline degli autobus.

A seguito delle risposte date dal Sindaco, in sede di Consiglio, la Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio si è comunque dichiarata insoddisfatta.
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La tua Lista Civica
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INTERROGAZIONE AA118-10 FOGNA A CIELO APERTO A CA' DE FABBRI

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Consiglio Comunale del 19 maggio 2010

Abbiamo presentato in questa sede l’interrogazione n° AA118-10 con richiesta di risposta scritta, intitolata :
“Fogna a cielo aperto a Cà de Fabbri”.

La Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio sta infatti divulgando, come pubblicizzato in occasione dell’ultimo incontro con i cittadini (a cui è stato distribuito un volantino), la presenza di una situazione di degrado inaccettabile, costituita da una serie di scarichi fognari che immettono liquami in un canale a Cà de Fabbri.

Alleghiamo immagine dell’interrogazione presentata (cliccare per ingrandire)

Il Sindaco dalle pagine di Facebook, il noto social network, ha semplicemente rifiutato di prendere in considerazione questa denuncia, offendendo anche coloro che avevano provveduto a fare le fotografie delle acque luride e maleodoranti.

In tale constesto il Primo Cittadino si è arrogato il diritto di bollare come false le fotografie, dicendo che erano chiaramente ritoccate, e non si è minimamente preoccupato di verificare se tutto ciò fosse vero, in pieno atteggiamento di disprezzo per la salute dei cittadini.

In sede di Consiglio invece Minganti ha dovuto giocoforza prendere atto dell’incredibile situazione, affermando che l’Amministrazione ne è al corrente da anni, e che anzi sarebbe intervenuta per risolverla.

Ha comunque detto che saranno fatti subito i debiti accertamenti, e che questi saranno inviati all’Arpa, l’Ente preposto al controllo e alla verifica dell’Ambiente.
Ha precisato inoltre che i tempi di risposta saranno lunghi e non inferiori a 45 giorni, a causa della burocrazia, e che nel frattempo potremo accedere alle pratiche edilizie della zona.

Il Sindaco ha precisato che in passato ci furono delle lamentele di cittadini residenti che denunciavano il cattivo odore e l’aria irrespirabile proveniente dal canale, in cui secondo lui confluivano le acque bianche che poi stagnando, per la mancanza di pendenza, producevano il fenomeno.
In seguito a ciò il canale fu tombato e le lamentele cessarono.
Ora resta da verificare questa teoria : acque bianche come dice il Sindaco, o acque nere come affermano i residenti ?
Tombatura del canale invece di realizzazione di impianti fognari adeguati ?
Fatto sta che nel tratto che dista oltre la strada intersecante il canale, questo riappare, non essendo stato tombato anch’esso, risultando infatti essere a cielo aperto, e chiunque puo’ verificare e fotografare i liquami che contiene.
Le fotografie che il Sindaco ha bollato arrogantemente come ritoccate si possono confrontare con la realtà locale.
In questo tratto sarebbe doveroso provvedere al campionamento dei liquami, per una immediata analisi chimica degli stessi, e per verificare se esistano batteri fecali.
Da questi controlli si evincerebbe l’appartenenza delle acque agli scarichi fognari e non alle acque bianche.
Tale controllo era già stato da noi suggerito al Primo Cittadino.
Ora attendiamo gli sviluppi, mantenendo un occhio vigile sulla vicenda per evitare che tutto venga nuovamente dimenticato.
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La vostra Lista Civica
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martedì 18 maggio 2010

TOPI E MALATTIE

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PRECISA IL CONCITTADINO C.B. AUTORE ANCHE DEL POST SOTTOSTANTE:
L’argomento delle malattie che si possono diffondere attraverso scarichi in cui proliferano batteri fecali, mi sembra degno di approfondimento, visto che una visitatrice del blog si è espressa in toni molto sarcastici sulle possibilità di un eventuale contagio riguardo al post sugli scarichi a cielo aperto permessi e tollerati dalla nostra Amministrazione Comunale.

Apprezzo il fatto che ci sia ancora qualcuno che sa usare l’ironia per esprimere i propri concetti, come appunto la Sig.ra Maria Genovese, ma in questo caso specifico devo sottolinerare che oltre all’argomento delle malattie ci sarebbe anche quello del contesto intrinseco, a cui credo neppure lei guarderebbe con ingorda bramosia…
Sono sicuro infatti che se questo scorrere di liquami maleodoranti scorresse vicino alla sua casa, e i suoi bambini ne odorassero i miasmi irrespirabili, non ne parlerebbe con pacati toni ironici, come se la cosa la divertisse, ma avrebbe sicuramente un atteggiamento diverso.
Detto questo, passiamo ora all’argomento, nella sua drammaticità e serietà.

Premetto che le fogne sono da sempre il regno inconstrastato di ratti e topi, costituenti principalmente il maggior pericolo di proliferazione delle malattie.
Nel caso in oggetto, la situazione è molto più pericolosa in quanto gli scarichi sono a cielo aperto, e coinvolgono quindi l’intero ecosistema, quindi gli uccelli, i pesci, e l’uomo.

Spieghiamo ora nel dettaglio come sia possibile che le malattie si diffondano da queste cloache putride .
Leptospirosi :
L’infezione interessa mammiferi domestici o selvatici (ma anche uccelli e rettili) e occasionalmente l’uomo, in seguito a contatti accidentali con animali o materiali organici infetti.
Sono più spesso colpiti i maschi adulti, soprattutto in estate e all’inizio dell’autunno.

Essa è causata da una famiglia di batteri del genere Leptospira.
Le leptospire sono microrganismi della famiglia delle spirochetacee dotati di corpo esile e filamentoso, privo di ciglia o flagelli, diffusi nell'acqua e negli ambienti umidi, agenti di malattie infettive quali la leptospirosi.

Esse sono ospiti abituali di topi, ratti, maiali, nutrie, eccetera e vengono immesse nell'ambiente con l'urina nell'acqua e nel fango.
L'uomo può essere infettato attraverso la pelle, soprattutto degli arti inferiori e, in particolare, in presenza di ferite ed abrasioni.
Come si può anche contrarre la Leptospirosi ?

L'infezione da leptospirosi è generalmente causata dal diretto contatto con acque contaminate dall'urina di animali infetti ma anche dal contatto diretto con tessuti od organi di animali infetti
Molti mammiferi, selvatici e domestici, possono essere portatori del batterio; essi si possono ammalare ma qualche volta, pur avendo sviluppato la malattia, possono non mostrarne i sintomi diventando quindi dei portatori sani.

La leptospirosi è malattia diffusa in tutto il mondo, sia in aree urbane che rurali, in zone sviluppate come in via di sviluppo, con l'unica eccezione delle regioni polari.
Rappresenta un rischio occupazionale per i lavoratori nelle piantagioni di riso o nei campi di canna da zucchero, per i contadini, per i cacciatori, i boscaioli, per i lavoratori dei servizi fognari, per i minatori, i veterinari, gli allevatori, gli addetti alla produzione di latte e latticini, i lavoratori dei macelli e gli addetti alla lavorazione del pesce, oltre che i militari.

Chiunque sia esposto ad acque stagnanti di fiume, canale, di lago, acquitrini contaminati da urine di animali domestici o selvatici o comunque da urine e tessuti di animali infetti.

La leptospirosi rappresenta un rischio per quanti usino fare il bagno, praticare sport o campeggiare in aree infette.
Per via del rischio professionale è una malattia che colpisce prevalentemente i maschi.

Sembra essere in aumento nei bambini nelle città.
La modalità di trasmissione principale avviene per contatto della cute, in particolare se abrasa, oppure delle mucose con acqua, suolo umido o vegetazione contaminata con urine di animali infetti, come nel corso di nuotate, di immersioni accidentali o per abrasioni occorse durante le attività lavorative.

Oppure il contagio può avvenire per contatto diretto di cute o mucose con tessuti e urine di animali infetti, per l'ingestione di cibi o acque contaminate con urine di ratti infetti, talvolta per inalazione di goccioline aerosolizzate di fluidi contaminati in ambienti umidi chiusi.

In caso di regioni con terreni soggetti ad alluvioni periodiche il rischio della diffusione del patogeno può aumentare:
dai canali, le pozze o le fogne stesse contaminate si può diffondere a tutto il terreno alluvionato compresi orti e giardini coltivati oltre che pollai, aie, cortili e luoghi dove circolano animali domestici che possono a loro volta infettare l'uomo.

Un serbatoio di infezione molto vicino all' uomo può essere sovente il cane.
Quest' ultimo può contagiarsi per ingestione delle urine di ratto infetto con il leccamento di queste.
Le urine di ratto infatti possono ricordare l'odore di quelle delle cagne in calore.
Faccio presente all’ironica lettrice che di fianco al canale che raccoglie le acque nere e i liquami che dovrebbero invece essere deviati nelle apposite fognature, c’è un insediamento boschivo realizzato apposta perché le famiglie con i loro bambini ne possano fruire.

Per fortuna non c’è un gran via vai di famigliole, perché il Sindaco ha lasciato morire ben 72 alberi, disinteressandosi della loro manutenzione (adducendo il pretesto che sono alberi non di un parco protetto, ma di un insediamento boschivo, in cui, si sa, gli alberi nascono e muoiono !! ).
In piu’ l’erba è alta mezzo metro e sfido anche l’ironica lettrice a portarci i suoi figli, e ad allietarli con sarcastiche novelle mentre i figlioli scompaiono sommersi dalle erbe che li sovrastano.

Concludo questa breve carrellata, sperando che la preoccupante situazione socio sanitaria sia ben chiara, rimandando la commentatrice del post ( Maria Genovese ) ad un approfondimento serio e consapevole, svincolato da pretestuose interpretazioni e da smanie di compiacenza verso chi (il Sindaco) non compie le necessarie e doverose incombenze per cui è pagato !

Non giro il coltello nella piaga e mi limito alle spiegazioni sulla leptospirosi, confidando che, data la sua intelligenza, la lettrice ironica sappia trovare ampie ed imparziali delucidazioni anche sulle altre patologie che tanto la fanno sorridere.
Cara Maria Genovese, mi permetto di darti un consiglio, che è quello di non andare a fare pic nic in quel luogo…. mi dispiacerebbe che rischiassi così la tua salute !
Ciao, rifletti su queste considerazioni e se vuoi rifatti viva, siamo sempre pronti ad un civile confronto.

C.B. per La vostra Lista Civica

domenica 16 maggio 2010

ARROGANZA INAUDITA DEL SINDACO MINGANTI

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Vogliamo far sapere ai Cittadini come il Sindaco reagisce di fronte alle problematiche sollevate dai cittadini di Minerbio.
Mercoledì 12 maggio la Lista Civica Cittadini di Minerbio per Minerbio ha ricominciato la sua opera di diffusione della verità, interrotta precedentemente dal Sindaco, presenziando con un banchetto nell’area del mercato settimanale sita di fronte all’Istituto comprensivo, vicino all’edicola.
In tale occasione, che riveste carrateristiche di periodicità, al fine di dialogare con i concittadini per eviscerare le problematiche inerenti al nostro territorio, abbiamo diffuso due volantini che trattavano di argomenti scottanti per l’Amministrazione Minganti.
Uno verteva sull’inquinamento elettromagnetico causato da una erronea e inspiegabile installazione degli apparati di ricezione per il WIFI (sugli edifici municipali), mentre l’altro spiegava dettagliatamente, con tanto di fotografie, la situazione di degrado causata da scarichi a cielo aperto di un intero insediamento abitativo privo degli impianti fognari, a Cà de Fabbri.
A causa di ciò, i liquami maleodoranti e pericolosi per la salute vengono immessi in un canale che sfocia poi, confluendovi, nel torrente della Bruciata, estendendo così il degrado e l’inquinamento.

Pensavamo che un Sindaco coscienzioso e attento alla salute dei suoi concittadini avesse il dovere morale, oltre che istituzionale, di interessarsi immediatamente per risolvere tale incredibile situazione, ma ci sbagliavamo.

Lorenzo Minganti, il Sindaco che non ci appartiene, il Primo Cittadino che si auto proclama su Prometeo (con i nostri soldi) incensandosi come attivo interprete della realizzazione di faraoniche imprese, in realtà ha disatteso quello che avrebbe dovuto effettivamente essere il suo vero ruolo, come mandatario dell’elettorato locale, e si è estraniato dalla vicenda, bollandola arbitrariamente come fasulla.
Pubblicamente, sulla sua pagina in Facebook, il noto social network, ha asserito contestualmente quanto segue :

“… adesso si sono inventati che in un fosso di Cà dè Fabbri ci sono topi, nutrie e colera .... e per dimostrarlo hanno distribuito un volantino dove anche un bambino vede che le foto sono ritoccate !!

Il Sindaco Lorenzo Minganti, in pieno stile stalinista ha così archiviato il problema stesso, semplicemente negandolo, senza compiere nessun approfondimento preliminare.

La sua arroganza senza limiti si è così pubblicamente palesata, come esempio non ultimo di una sua politica di disinteresse verso le persone e i cittadini, che vengono tacciati di essere dei bugiardi e dei simulatori, nonché ritoccatori di foto !!!!

Pensate a quale subdolo espediente è ricorso il Primo Cittadino !!!

I cittadini avrebbero addirittura falsificato le foto mediante l’uso di chissà quali programmi di foto ritocco.

Invitiamo quindi chiunque voglia verificare la realtà delle cose, constatando di persona, in un modo molto semplice, a recarsi a Cà de Fabbri, a controllare di persona, come avrebbe dovuto fare Lorenzo Minganti.

Addirittura il Sindaco, invece di preoccuparsi di questa grave situazione sanitaria e del pericolo di malattie che potrebbe innescare, si è chiesto su Facebook chi mai potesse essere colui che ha sollevato questo “fastidio”, e rimarcando le sue capacità di scrittura !

Riporto testualmente :

“ Mah .... la segnalazione del fosso l'ha fatta un tal Antonio, che abita in zona, e scrive violentando la grammatica ... chi sarà mai ? “

Provvederemo a segnalare questa grave inadempienza dell’Ammnistrazione Minganti a chi di dovere, e compieremo tutti i passi necessari affinchè il Primo Cittadino svolga gli atti indispensabili a tutelare la salute pubblica, compito che DEVE svolgere per dovere isituzionale per il quale è stipendiato (da NOI).

Lorenzo Minganti non può tentare di sottrarsi alle sue precise responsabilità !

Questo non gli è consentito, né da princìpi di etica e di morale, né dalle leggi della Repubblica Italiana.
Compia i dovuti accertamenti, caro Sindaco, come abbiamo fatto noi.

Si munisca di mascherina, per difendersi dai miasmi che fuoriescono dal canale pieno di liquami maleodoranti, e raccolga i campioni per l’analisi chimica che dovrà giocoforza effettuare.
Quando vedrà con i suoi occhi che l’esito rivelerà una preoccupante dominanza di batteri fecali, allora, chieda scusa pubblicamente a tutti colori che ha offeso con il suo comportamento supponente e arrogante, sostenuto per altro dalla sua claque di sostenitori di parte, su Facebook.
Poi, naturalmente si dovrà occupare di compiere i lavori necessari a risolvere una situazione esplosiva, coprendosi il capo di cenere, umilmente, per controbilanciare la stupefacente arroganza di cui ha fino ad oggi dato sfoggio.

Impari a rispettare i cittadini, e coloro che le fanno vedere pubblicamente il degrado con cui sono costretti a convivere, invece di disprezzarli con le sue sagaci prese di posizione su Facebook, oppure sul suo organo di autocompiacimento ufficiale, Prometeo, che qualcuno ha già ribattezzato giustamente il Prominganti.

Si attivi, caro Sindaco, prima che l’eco delle sue disaffezioni alle realtà locali raggiunga le orecchie di Striscia la notizia, oppure della Magistratura, o del Comando dei Carabinieri.

A presto Signor Sindaco Lorenzo Minganti.

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La vostra Lista Civica

domenica 9 maggio 2010

"Generaciòn Y" il blog di Yoani Sànchez

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Yoani Maria Sánchez Cordera è nata a Cuba, a L’Avana, il 4 settembre 1975.
Nella stessa cittadina cubana si è laureata in filologia, ed oggi è una giornalista che svolge attività di attivismo politico, denunciando i soprusi dell’amministrazione castrista.
Per un certo periodo (2002) ha vissuto in Svizzera (nella parte tedesca), dove ha imparato ad usare il web, poi, è tornata a Cuba nel 2004 per motivi familiari.
Nel 2007 ha creato un blog chiamato “Generaciòn Y”.
L’indirizzo del blog è :
http://www.desdecuba.com/generaciony/

Ciò è stato possibile per mezzo della collaborazione di un server tedesco, che le ha permesso così di ottenere fama a livello internazionale, grazie alle pubblicazioni di cronache di vita cubana, caratterizzate da un tono di accesa critica verso il governo.
Il blog è tradotto oggi in 18 lingue ed è quindi fruibile in tutto il mondo, tranne che dagli abitanti dell’isola stessa di Cuba, a causa della censura ufficiale.

Il regime castrista perseguita infatti la giornalista blogger facendone oggetto di repressione, anche cruenta, oltre che mediante vandalizzazione delle pagine del blog.

In Italia, i suoi articoli sono editi dalla rivista “Internazionale” e dal quotidiano “La Stampa”, che pubblica il suo blog sul sito
www.lastampa.it/generaciony , tradotto da Gordiano Lupi.

Nell'aprile 2007, è stata pubblicata presso Rizzoli una raccolta di post del suo blog col titolo “Cuba Libre - vivere e scrivere all'Avana”, curata e tradotta da Gordiano Lupi.

Il 6 novembre 2009 Yoani Sanchez è stata arrestata mentre percorreva le strade de L'Avana per recarsi a una manifestazione contro la violenza, insieme ad altri blogger amici.

Secondo quanto riportato dagli stessi tramite Twitter, mediante interviste, e infine sul blog di Yoani, Generación Y, il gruppo ha subito “abusi verbali e pesanti percosse”.
L'episodio è stato ampiamente ripreso (e commentato) dalla blogosfera e dai media internazionali, incluso un lancio dell'agenzia Reuters.
Altre fonti, vicine ideologicamente al regime dittatoriale cubano, tentano di screditare Yoani Sanchez addossandone un ruolo di finta dissidente finanziata dagli americani in chiave anticastrista.

La valenza politica della voce di opposizione ad uno dei più feroci regimi dittatoriali di estrazione comunista ancora esistenti è indubbiamente considerevole, e ciò ha reso a Yoani una vera e propria valanga di riconoscimenti internazionali.

Ha ottenuto infatti :
il premio di Giornalismo Ortega y Gasset (2008);
il premio Maria Moors Cabot (2008) della prestigiosa Columbia University statunitense.
Analogamente, la blogger è stata selezionata tra le 100 persone più influenti al mondo dalla rivista Time (2008),in compagnia di G.W. Bush, Hu Jintao e il Dalai Lama.
Il suo blog è stato incluso nella lista dei migliori 25 blog al mondo dalla catena CNN e dalla rivista Time (2008).
Il 30 novembre 2008, il quotidiano spagnolo El Paìs l'ha inclusa nella lista delle 100 personalità ispano-americane più influenti dell'anno.
La rivista Foreign Office ha fatto di meglio nel dicembre 2008 includendola tra i 10 intellettuali più importanti dell'anno, e la rivista messicana Gato Pardo ha fatto lo stesso per l'anno 2008.

Questi importanti riconoscimenti aleggiano intorno alla sua persona, fornendole una sorta di protezione internazionale, grazie alla quale forse, non subirà la stessa sorte di chi si oppone ai regimi di stampo comunista.

Pensiamo alla grande giornalista russa Anna Politkovskaja, uccisa a colpi di pistola nell’ascensore del palazzo in cui abitava, in pieno centro a Mosca.
Il sito di Yoani contiene un appello a firmare una petizione per il rilascio dei detenuti politici incarcerati dal regime castrista.

A questo indirizzo :
http://firmasjamaylibertad.com/ozt/index.php, si può leggere e firmare il testo che di seguito vi proponiamo, estratto appunto dal sito Yoani Sanchez :

Per il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici detenuti nelle carceri cubane; per il rispetto all'esercizio, la promozione e la difesa dei diritti umani in qualunque parte del mondo; per il decoro e il valore di Orlando Zapata Tamayo, ingiustamente imprigionato e brutalmente torturato nelle carceri castriste, morto a causa dello sciopero della fame intrapreso per denunciare questi crimini e la mancanza di diritti e di democrazia nel suo paese; per il rispetto della vita di chiunque corra il rischio di morire come lui per impedire che il governo di Fidel e Raúl Castro continui a eliminare fisicamente coloro che lo criticano e gli oppositori pacifici, condannandoli a pene fino a 28 anni di carcere per "delitti" di opinione; per il rispetto della integrità fisica e morale di ogni persona; firmiamo questa carta ed esortiamo tutti coloro che hanno scelto di difendere la propria libertà e la libertà degli altri a firmarla.”

Invito tutti coloro che hanno a cuore i princìpi di libertà fondamentali per una coesistenza democratica, a firmare l’appello, in modo da far sentire al Governo cubano la nostra voce di protesta e di dissenso.
Vorrrei far notare a quanti stessero leggendo questo post, la differenza tra chi può scrivere qui in Italia, nella democratica Europa, e chi invece può farlo solo nascondendosi, a Cuba.
La differenza è che noi non temiamo ritorsioni e possiamo eviscerare qualsiasi problema, protetti dalla legge n° 21 della Costituzione Italiana, che ci permette di esprimere liberamente il nostro pensiero.

La differenza è, d’altro canto, che a Cuba si può venire incarcerati, torturati, percossi, umiliati e ridotti al silenzio, in nome di un Comunismo mai sopito, ideologicamente attivo e devastante nei suoi effetti pratici.
Sosteniamo questi dissidenti, facendogli sentire il nostro calore.
Ricordiamo anche il sacrificio di chi, purtroppo, è stato immolato suo malgrado per aver reagito ostacolando il percorso intriso di sangue del regime di turno.

Ricordiamo i martiri giornalisti russi, quelli cubani, quelli cinesi e tibetani, in un lungo e fraterno abbraccio ideale, e facciamo nostri i valori di libertà per i quali costoro hanno dato la vita.

Onore e rispetto a Yoani Sanchez.

Disprezzo e riprovazione per i comunisti, non solo cubani.

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La vostra Lista Civica

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sabato 8 maggio 2010

LIBERTA' DI STAMPA A MINERBIO

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Ecco un estratto significativo dell’articolo 21 della Costituzione Italiana :

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”

Questo principio basilare su cui poggiano i pilastri della democrazia italiana rappresenta il punto di partenza da cui è possibile esplorare l’universo dell’intera società, per eviscerarne le problematiche e per mettere in luce eventuali aspetti di interesse particolare.

Questo assioma, da cui nasce una imprescindibile simbiosi tra popolo e democrazia, ci permette di scandagliare ogni eventuale sfaccettatura inerente ad una qualsiasi caratteristica che riguardi i personaggi pubblici, compreso i politici, e di controllare in nome della democrazia, che tutto si svolga secondo gli auspicati criteri di trasparenza e di legalità.

Per questo motivo la stampa e il mondo dell’informazione si servono degli articoli scritti da giornalisti, da editorialisti , da blogger, o da scrittori, per diffondere notizie a volte già evidenziate e conosciute, e altre ancora non risapute e quindi da pubblicizzare.
Spesso ci si avvale della satira, come strumento universalmente riconosciuto per palesare mediante vignette umoristiche realtà paradossali, oppure per stemperare con l’umorismo un clima politico e sociale già incandescente.

La democrazia ci consente e ci impone di dare le notizie, e di interpretare anche liberamente l’operato dei politici che ci governano.
Se ciò non fosse possibile, come accadeva al tempo di Stalin in Russia, significherebbe essere precipitati in un abisso che prende il nome di dittatura.

Ora, di seguito, pubblico le tre pagine relative ad un decreto appena approvato dal Sindaco Minganti, con il quale Egli dà mandato ad un legale perchè controlli se sulla stampa ci siano articoli che lo mettano in cattiva luce, e se siano lesivi della sua persona.

Clicca sulle immagini per ingrandirle :

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Io affermo che i danni più incisivi subìti dalla sua immagine, sono riconducibili al suo stesso comportamento.
La sua persona è oggetto infatti di una serie di lesività che si procura da solo, dimenticando troppo spesso il ruolo che dovrebbe interpretare.
I cittadini infatti assistono ad uno stravolgimento delle aspettive, cercando riscontro alle problematiche in colui che, istituzionalmente, dovrebbe essere preposto a recepirle, ma che invece non ascolta e non accetta dialoghi e interlocuzioni critiche.

Il Sindaco Minganti non ha ancora capito che il contradditorio è una ricchezza per qualunque governo democratico, e che rappresenta un valore aggiunto per lo sviluppo democratico, non solo locale.
Il fatto che le origini del PD, il partito da cui il Sindaco proviene, siano ancestralmente riconducibili a dittature sanguinarie, e che le filosofie politiche a cui fa riferimento poggino su un retaggio culturale responsabile della morte di milioni di innocenti, non solo in Unione Sovietica, non autorizza alcun esponente di tale parte politica ad elevarsi sopra la legge e sopra la costituzione italiana.
Gli esempi di eroi dei nostri giorni, che sono stati oggetto di sopraffazioni e di violenze, nel tentativo di cucire loro la bocca non mancano :

Roberto Saviano vive "blindato" in nome della libertà di espressione.
Anna Politkovskaja ha dato la vita in nome della libertà di stampa.
Yoani Sanchez, la famosa blogger cubana, urla quotidianamente il suo grido di libertà a Cuba.
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Noi facciamo riferimento a queste persone, e al loro impegno in difesa dei diritti civili e della libertà di espressione, caro Sindaco Lorenzo Minganti.
Viste le premesse, con quale esempio cerca di sviluppare una sorta di simbiosi, invece, il Primo Cittadino di Minerbio ?
Forse con un afflato esistenziale che si riferisce agli stigmatismi di Mao Tse Tung…?
Oppure con una linea politica che ricalchi la dialettica ambigua e dipendente da Mosca sviluppata a suo tempo da Palmiro Togliatti ?
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Comunque, il Sindaco, visto il suo ottuso comportamento, continuerà ad essere oggetto di critiche, non solo per il suo atteggiamento arrogante e supponente, ma anche per la sua disinvoltura nel rifiutare di prendere visione dei problemi che stanno soffocando Minerbio, e a cui si ostina a voltare le spalle.
Lorenzo Minganti, con questa delibera, si è reso ridicolo e si è esposto di fronte ai minerbiesi, palesandosi come interprete di una chiara ed evidente ripulsa dei valori democratici riguardanti la libertà di stampa.
La critica cui è oggetto il Primo Cittadino, a causa delle sue negligenze, è da lui vissuta come attacco personale sferratogli dalle opposizioni, senza considerare che tale modo di pensare lo individua come primo attore di un ruolo che incarna stereotipi di presunzione inaccettabili.

Minerbio ha bisogno di un Sindaco che stia vicino ai cittadini, e che li ascolti senza cercare di intimorirli attraverso azioni legali per tacitarli.

Minerbio ha bisogno di un Sindaco che faccia tesoro delle critiche e dei suggerimenti in nome di un pluralismo democratico e di una libera espressione.

Minerbio ha bisogno di un Sindaco vero, che si attivi per risolvere i problemi che la stanno soffocando, e non di un esponente di partito che abbia orecchie solo per le alte sfere politiche da cui dipende.
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Non si permetta, il Sindaco, di infrangere l’equilibrio democratico a cui siamo arrivati grazie al sacrificio dei nostri padri, poiché difenderemo i princìpi di libertà in tutte le sedi appropriate, portando i cittadini a conoscenza della sua arroganza, peraltro non concessa dal ruolo istituzionale che ricopre.

Non si permetta, o dovrà renderne conto al popolo e agli elettori.
Molti di loro, lo sappia, chiedono già le sue dimissioni…

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La vostra Lista Civica
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domenica 2 maggio 2010

WIFI E INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

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Il Sindaco di Minerbio ha recentemente concesso alla Ditta Nexus di installare sugli edifici municipali le antenne per la ripetizione del segnale WIFI, per agevolarli nella copertura di parte del territorio.
Molte persone si sono chieste come mai ci sia stata questa disponibilità improvvisa, questa generosità nei confronti di una Società privata che offre un servizio ai cittadini più caro e meno efficiente rispetto a quello offerto da altri operatori del settore.
Sembrerebbe inspiegabile, considerando il fatto che il Primo Cittadino Lorenzo Minganti, pochi mesi fa si era espresso con parere decisamente contrario alla stessa richiesta di poter avere una copertura WIFI da parte dei cittadini.
L’argomento fu oggetto di discussione in un blog locale che spesso si fa portatore delle esigenze dei nostri compaesani : “Minerbio e la voce del cittadino”.
Poi la svolta, il cambiamento di rotta, che ha suscitato non poche perplessità.
Subito dopo aver pubblicizzato questo evento come una grande risorsa per i cittadini, il Sindaco in Consiglio Comunale ha espresso la volontà di diventare azionista istituzionale della Lepida S.p.A, una società che si occupa del cablaggio e della copertura internet dell’Ente Pubblico.
Sapete chi è uno dei partners prescelti da Lepida S.p.A. per soddisfare le esigenze tecniche di tale progetto…?
La Retelit, che a sua volta ha come partner Nexus.
La stessa società prediletta precedentemente dal Sindaco, a cui ha dato disponibilità degli edifici pubblici per la copertura di parte del territorio, e che le consentirà di avviare una contrattazione privata.
Tra l’altro, la posa delle apparecchiature di ripetizione del segnale è oramai universalmente considerata pericolosa per la salute, se l’installazione è in prossimità di scuole, asili, o comunque di presenze umane (come per esempio il personale del Municipio).
In tutta Europa i Sindaci stanno provvedendo alla rimozione del WIFI per tornare alla tecnologia che si serve del “cablato” a causa proprio delle nefaste incidenze elettromagnetiche che possono causare modificazioni del DNA, e tumori.
Caro Sindaco, il regalo che ci hai fatto non ci è piaciuto, non solo perché è più costoso di altre tecnologie (per esempio le chiavette usb), ma anche perché ci teniamo alla nostra salute.
Ci spiegherai anche come mai sei pervaso da questa enfasi e da questa generosità verso una Società privata, da cui noi cittadini non ricaviamo alcun beneficio.
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.La vostra Lista Civica..

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UNO "SCHELETRO NELL'ARMADIO" DEL SINDACO MINGANTI

di C.B.
Esiste una realtà sul territorio di Cà de Fabbri che non tutti conoscono, in quanto non rappresenta certo un fiore all’occhiello, né dell’Amministrazione Comunale precedente, né di quella attuale del Sindaco Lorenzo Minganti.
Si tratta di una situazione di possibile degrado ambientale, forse pericolosa per la salute, che era presente ancora quando il nostro Primo Cittadino ricopriva la carica di Assessore all’Urbanistica, e che quindi non può fingere di non esserne a conoscenza.
Il Sindaco ha semplicemente ignorato il problema, assumendo così un colpevole ruolo di accondiscendenza e rendendosi complice di una situazione drammaticamente esplosiva.
Il fattaccio risale a quando furono realizzati nel territorio di Cà de Fabbri, a lato di Via Ronchi, nella laterale Via F.lli Cervi, i nuovi insediamenti abitativi.
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Sembra che a causa di un errore di progettazione dell’Ingegnere addetto ai lavori, non furono espletate le necessarie misure atte a convogliare le acque nere di scarico negli appositi pozzi previsti dalle normative di legge.
Si corse ai ripari provvedendo alla realizzazione, a spese del “colpevole”, di quanto necessario, ma eseguendo evidentemente un intervento non risolutivo, ma anzi poco efficace.
Prova ne è il fatto che, da anni, le acque fognarie delle villette edificate a quell’epoca, insieme anche a quelle dei nuovi insediamenti, vengono scaricate in un canale che scorre parallelo a queste ultime, a lato dell’area boschiva.
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Questo canale, passando sotto la strada sterrata (nominata Canaletto) prosegue la sua corsa in direzione della zona industriale, e finisce intersecandosi con il torrente della Bruciata, nel quale riversa i suoi liquami.
Tutta la zona è contaminata da anni di scarichi fognari a cielo aperto, ed ha assunto le caratteristiche di una immensa cloaca, maleodorante e puzzolente.
I miasmi rendono tutta l’area irrespirabile, e il fetore prodotto a volte raggiunge livelli inaccettabili.
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Le acque, o meglio i liquami nerastri e putrescenti che la sostituiscono, sono diventati il rifugio di grossi ratti, che sguazzando nel loro elemento preferito diventano protagonisti di una situazione ambientale che sfiora l’incredibile.
Le malattie derivanti da una serie di fattori concomitanti presenti in un tale contesto possono essere devastanti, e la trasmissione delle stesse può sviluppare caratteristiche epidemiologiche preoccupanti.
Pensiamo alla trasmissione di patologie come la leptospirosi, il colera, il tifo, la salmonellosi, la toxoplasmosi o la leishmaniosi.
Nutrie gigantesche si cibano di escrementi nuotando nella fogna a cielo aperto, per poi passare alle colture circostanti, come il grano, le cipolle, e quant’altro trovano a loro disposizione.
Il tifo, o il colera, sono in perenne agguato, mentre il Sindaco beandosi della complicità dei suoi Assessori, stanzia fondi pubblici per la realizzazione di pozzi artesiani, necessari ad innaffiare l’erbetta di qualche campetto sportivo, oppure per attivare impianti audio esterni al teatro, necessari alle sue rappresentazioni mediatiche.

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Questa situazione, altro non è che l’ennesima dimostrazione di come Lorenzo Minganti sia interessato ai problemi del territorio, alla salute e al benessere dei cittadini Minerbiesi, e di come la sua scala di priorità sia subordinata ad interessi di partito non convergenti con quelli della popolazione.
Il Primo Cittadino evita accuratamente di prendere in considerazione i problemi evidenziati, recependo con fastidio qualsiasi segnalazione, ed interpretando un ruolo di supponenza e di arroganza.
Tornando agli scarichi illegali, mi chiedo quale ufficio tecnico comunale abbia potuto dare il via libera all’abitabilità degli insediamenti abitativi, nonostante esista una palese violazione della legge.

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Mi chiedo anche come mai gli organi di Polizia Municipale, così attivi nel multare col telelaser in via Mora chiunque superi i 30 Km orari, non siano così efficienti nel rilevare tale pesante irregolarità a Cà de Fabbri.
Viene anche spontaneo chiedersi il perchè abbiano sempre taciuto, continuando ancora oggi a fare finta di niente.
Mi sembra che questa grave responsabilità accomuni il Sindaco, gli Assessori, e il Comando di Polizia Municipale in un insieme di omissioni e di irregolarità che hanno il sapore di connivenza verso chi, o cosa, ha permesso che si verificasse.
Quale altra spiegazione ?
Ce la dia, il Sindaco Minganti, pubblicamente !
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Sia anche conscio del fatto che su questo misfatto non demorderemo, ma continueremo a vigilare finchè la salute dei nostri concittadini di Cà de Fabbri non sarà tutelata.

Invitiamo il Primo Cittadino a recarsi sul posto e a raccogliere alcuni campioni dei liquami, ricchi di batteri fecali freschi freschi, e a tenerseli sulla sua scrivania, per provare la stessa nausea che da annni provano i residenti della zona.

Per inciso, questo inquinamento ambientale si estende verso i territori più lontani, a causa della diramazione del percorso, che prosegue in direzione Minerbio.
Eventuali pesci pescati lontani da lì e consumati a scopo alimentare, possono essere contaminati, e produrre effetti spaventosi all’ignaro pescatore.
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La trasmissione di malattie può avvenire anche a causa di qualche uccello di palude, come gli aironi, che trovano sostentamento nelle acque basse, nutrendosi di rettili, anfibi, e piccoli pesci.
Mediti, caro Sindaco, sulle proporzioni che può assumere un evento scaturito dalla sua mancanza di responsabilità, dalla sua inefficienza, e dal suo scarso senso civico, anche se tutte queste caratteristiche dovrebbero appartenerle, in quanto pagato dai cittadini proprio per interpretare un ruolo che le comprende istituzionalmente.
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Daremo massima diffusione a questa situazione, fino a quando l’Amministrazione Comunale non si attiverà per risolverla, sperando che, nel frattempo, nessuno si prenda il tifo o il colera.
C.B. per La vostra Lista Civica .