sabato 29 ottobre 2011

2- PERMESSI LAVORATIVI ALLA CASTA: NON CI E' DATO SAPERE...

Caro Concittadino,





oggi abbiamo ricevuto la risposta al nostro Accesso Atti in cui chiedevamo il DETTAGLIO dei permessi lavorativi giornalieri ai Consiglieri Comunali per partecipare alle Sedute di Consiglio che, ricordiamolo, nel piccolo Comune di Minerbio si tengono alle ore 20,30 e dove non sussiste nemmeno la pallida scusa dei permessi per studiare le delibere, in quanto esse ci vengono inviate via email la settimana prima del Consiglio.


Nella stessa richiesta abbiamo sollecitato che ci venssero forniti i permessi e i relativi costi per la comunità degli Assessori e di chiunque avesse ottenuto rimborsi per qualsiasi motivo.


Intendiamoci, la nostra non è una battaglia ideologica, tant'è che non ci siamo limitati a voler visionare gli Atti riguardanti la maggioranza: per noi, soprattutto oggi alla luce dei sacrifici che vengono chiesti al Popolo, è una QUESTIONE MORALE, o, se vogliamo, di TRASPARENZA.


Bene, la risposta ufficiale della Pubblica Amministrazione Minerbiese è stata la seguente:
Così come già anticipato nella mail del 4 ottobre scorso si fa presente che la procedura che attesta la partecipazione del Consigliere alla seduta avviene senza alcuna particolare formalità, trattandosi di un foglio presenza. Tali moduli vengono rilasciati a tutti i consiglieri su richiesta verbale, seduta stante e senza l’indicazione di alcuna motivazione, pertanto gli stessi non riportano alcun riferimento cronologico progressivo o di protocollazione essendo, fra l’altro, rilasciati nell’immediatezza della seduta ad uffici chiusi; i Consiglieri possono ottenere tale attestazione indipendentemente dall’uso o finalità a cui lo stesso viene destinato, fra questi rientra certamente la possibilità che venga esibita al datore di lavoro; si ricorda che il diritto ad usufruire dei permessi non si basa su tale attestazione ma unicamente sul provvedimento di convocazione del Consiglio Comunale che viene esibito al datore di lavoro.


Analizziamo la prima frase: dopo aver chiesto chi, oltre a LIBERO BACILIERI (capogruppo del PD) avesse usufruito dei permessi, la risposta è che NON CI E' DATO SAPERE NULLA, in quanto la documentazione viene rilasciata "in privato" ai richiedenti, senza alcuna formalità, senza alcun riferimento scritto e senza alcuna protocollazione. Se ne deduce che la signora CATIA RAMBALDI (consigliere del PD) è stata a casa dal lavoro "solo una volta su due" per sua ammissione in Aula e sui giornali, ma non c'è alcuna riprova scritta che ci dica come sono andate le cose in modo preciso. QUESTA SAREBBE TRASPARENZA?


Ma continuiamo ad analizzare la risposta ufficiale del Comune:


Anche il rimborso ai datori di lavoro non viene basato su tale attestazione ma unicamente sulla richiesta, da parte degli stessi, contenente l’indicazione del giorno e dell’importo. Tale richiesta viene riscontrata dagli uffici con gli atti relativi alla seduta e solo successivamente si procede alla liquidazione. Pertanto, allo stato attuale, l’Amministrazione può riscontrare unicamente le richieste di rimborso pervenute a tutt’oggi.


Il significato di questa frase appare come un "riempifoglio" e una ripetizione del fatto che NON CI E' DATO SAPERE NULLA.


Andiamo avanti:


Per quanto riguarda i Consiglieri Comunali che siano dipendenti pubblici si fa presente che, ai sensi dell’art. 2 bis D.L. 392/2000 come integrato dalla L. di conversione 26/2001, l’Amministrazione Comunale non procede ad alcun rimborso in quanto si tratta di permessi retribuiti concessi dai datori di lavoro pubblici. In relazione al Consigliere Rambaldi Catia si fa presente che la stessa rientra nella tipologia di cui alla normativa sopra menzionata pertanto il Comune di Minerbio non sopporta alcun onere per la partecipazione della stessa alla seduta del Consiglio Comunale; l’amministrazione comunale di Minerbio non detiene i dati relativi ai permessi di cui ha usufruito il Consigliere Rambaldi essendo gli stessi rilasciati dal Comune in cui la stessa presta servizio.


Va bene, non sarà il Comune di Minerbio a pagare per le "sieste imprescindibili" della Consigliera CATIA RAMBALDI (PD) ma l'Ente Pubblico presso cui ella lavora in modo così assiduo... E' un piccolo gioco di scambi fra Comuni: i miei dipendenti li mettiamo a fare i Consiglieri da te e i tuoi da me.


Vorremmo invece puntualizzare che, comunque, si parla apertamente della CATIA RAMBALDI (PD) e delle sue giornate di siesta lavorativa retribuita. Forse era abitudine nota a tutti nel Palazzo???


Andiamo avanti:


Nel corso del presente mandato amministrativo, a tutt’oggi, per il consigliere Bacilieri Libero sono stati rimborsati al datore di lavoro i seguenti importi:


Datore di lavoro


INVER SPA
Riferimenti - Importo


CC 27/07/2009


120,00


CC 14/09/2009


CC 29/09/2009


CCG ore 2 - 08/09/2009


270,00


CC 14/10/2009


CC 05/11/2009


240,00


CC 24/11/2009


CC 30/11/2009


CC 17/12/2009


CC 22/12/2009


CCG ore 1,45 – 18/11/2009


506,25


CC 28/01/2010


CC 17/03/2010


CCG ore 1,30 - 08/12/2010


262,50


CC 08/04/2010


CC 27/04/2010


CC 19/05/2010


CC 10/06/2010


480,00


CC 28/07/2010


CC 28/09/2010


240,00


CC 15/11/2010


CC 23/11/2010


CC 29/11/2010


CC 22/12/2010


CC 30/12/2010


600,00


CC 28/02/2011


CC 22/03/2011


CC 29/04/2011


360,00


CC 15/06/2011


CC 26/07/2011


240,00


Si precisa che, l’ultima richiesta (relativa ai Consigli del 15/06 e del 26/07) è pervenuta successivamente al carteggio inerente la Sua precedente richiesta di accesso agli atti evasa il 04/10 scorso.


Alla data odierna l’Ente non ha ricevuto altre richieste di rimborso per la partecipazione al Consiglio Comunale.


Complimenti al malcostume del capogruppo del PD LIBERO BACILIERI: su 25 Consigli Comunali (delle ore 20,30) è stato a casa dal lavoro 25 giorni! E non contento dei riposi pagati (dal Comune di Minerbio) si è fatto conteggiare anche i quarti d'ora delle riunioni dei Capigruppo, che guarda caso venivano convocate a orari "impossibili" (per gli altri) tipo alle 11 del mattino... Ecco la Casta, ecco perchè certi signori sbavavano per essere messi a sedere in Consiglio Comunale: si spiegano tante cose!


Ricapitolando, senza contare i "gettoni di presenza", il Capogruppo del PD LIBERO BACILIERI in due anni è costato alle tasse dei Minerbiesi EURO 3.318,75..... Sbagliamo se ci fidiamo della parola della compagna CATIA RAMBALDI del PD ("sono stata a casa una volta su due") ipotizzando quindi circa 1700 EURO di rimborsi per NON essere andata al lavoro approfittando di una legge che concedeva, a richiesta, un PRIVILEGIO che nel caso di Minerbio è assolutamente immotivato? E chissà come mai gli altri Consiglieri non hanno (forse) approfittato di tale legge-vergogna...


Sull'ultima frase poi la cosa è ovvia: non ci sono state altre richieste semplicemente perchè l'odiato Governo, fortunatamente, ha cambiato la legge eliminando questo PRIVILEGIO DA CASTA.


Ma andiamo avanti:


Nel corso del presente mandato l’Amministrazione ha rimborsato i seguenti datori di lavoro per l’attività di assessore di Busato Davide:


EMILBANCA


Mese di luglio 2009 € 272,70


Mese di agosto 2009 € 242,40


Mese di settembre 2009 € 391,27


BANCA AGCI


Mese di ottobre 2009 € 309,06


Mese di gennaio 2010 € 231,36


Mese di febbraio 2010 € 308,47


Mese di marzo 2010 € 308,47


Mese di aprile 2010 € 154,23


Mese di maggio 2010 € 231,36


Mese di luglio 2010 € 231,36


Mese di agosto 2010 € 154,24


Mese di settembre 2010 € 604,07


Mese di ottobre 2010 € 533,39


Mese di novembre 2010 € 359,88


Mese di dicembre 2010 € 100,67


Mese di gennaio 2011 € 882,56


Mese di febbraio 2011 € 578,37


Mese di marzo 2011 € 520,53


Mese di aprile 2011 € 443,42


Mese di maggio 2011 € 578,37


Mese di giugno 2011 € 269,90


Mese di luglio 2011 € 353,44


Mese di agosto 2011 € 347,02


Complimenti all'Assessore all'Ambiente DAVIDE BUSATO (PD)! Colui che ha consegnato Minerbio ai giornali come "ultimo in tutta la Provincia per la raccolta differenziata"... Colui che ha fatto morire di sete la fascia boschiva di Cà de' Fabbri, rispondendo ad una nostra Interrogazione che "essendo denominata BOSCO, non ho mai sentito dire che i boschi vadano annaffiati"...


Colui che, spalleggiato dal PD locale in cerca di rilancio di immagine, ha svolto, due volte in questa settimana, dei comizi politici (spacciati per incontri istituzionali per non pagare l'affitto delle sale pubbliche) in cui mostrava ai Cittadini la sua grandissima idea per incrementare la differenziata: mettere il rusco nei bidoni!!!


Colui per il quale l'Opposizione da oltre un anno chiede insistentemente le DIMISSIONI, ma egli, attaccato com'è alla poltrona con il mastice, non intende rinunciare al suo scranno...


Ecco, questo signore, che come Assessore riceve un non precisato indennizzo mensile (a Minerbio variano fra Euro 300 ed Euro 1000 circa), ha avuto imprescindibili necessità di assentarsi dal lavoro in tutte quelle occasioni. Sai, caro lettore, le riunioni di Giunta non si tengono alle ore 18, ma alle ore 13... Ci sarà un motivo, no? E per questo Sistema dei Privilegi, a parte lo "stipendio" da Assessore, DAVIDE BUSATO (PD) in soli due anni è costato alle tasse dei Minerbiesi EURO 8.406,54...


E guarda ora il raffronto fra le mensilità del 2009, del 2010 e del 2011: un crescendo continuo! Ci ha preso gusto o le sue imprescindibili peculiarità lo hanno consegnato a sempre maggiori incontri coi cittadini, riunioni urgenti e quant'altro, sempre in orario d'ufficio (ovviamente)?


Ma andiamo avanti:


Si fa presente che tali rimborsi sono riferiti a tutte le attività dell’Assessore Busato ovvero incontri di Giunta Comunale, altre attività esercitabili inevitabilmente in orario lavorativo, in relazione alle esigenze non dell’assessore ma dei terzi interessati, quali incontri istituzionali in Provincia, Regione, etc, ricevimento cittadini ed utenti, incontri con il personale dipendente, incontri con ditte o esperti di settore per la materie delegate.


Si ricorda, fra l’altro, che anche gli Assessori non consiglieri Borghi Claudio e Bonori Roberta, rientrano fra i soggetti che possono usufruire di permessi retribuiti, in quanto dipendenti pubblici.


Relativamente all’istanza “3 – RICHIESTA ACCESSO ATTI PERMESSI LAVORATIVI GIORNALIERI RETRIBUITI” non sono pervenute, oltre a quelle sopra riportate, ulteriori richieste di rimborso.


Il Responsabile del 1° Settore


Ah, bè... Ci confermano che l'Assessore non dimissionario DAVIDE BUSATO (PD) è stato "costretto" ad assentarsi in orario di lavoro per ricevere il pubblico e per incontrare gli "esperti" nella materia di cui ha la delega, cioè l'Ambiente, su cui ha espresso appieno tutte le sue grandi intuizioni e capacità amministrative!




Inoltre non intenidamo nemmeno esprimerci, sul fatto che abbiamo chiesto l'ammontare di ogni rimborso ottenuto da Assessori, Sindaco eccetera (e ci riferiamo a trasferte e quant'altro) e ci hanno detto che non risulta nulla, quando si è parlato anche in Consiglio Comunale delle trasferte in Germania... Siamo alle solite, NON CI E' DATO SAPERE, non avranno capito la domanda e dovremo rifarla aspettando un altro mese... Questa è l'Amministrazione-Minganti, questo è il sistema-PD!
Ma la cosa su cui vorremmo che tu, caro Concittadino, ti fermassi a ragionare, è che l'Assessore Non Consigliere CLAUDIO BORGHI (PD ex PSI?), uno messo a sedere dalla politica senza nemmeno essersi candidato alle elezioni, "può" richiedere permessi retribuiti, ma NON CI E' DATO SAPERE in che misura, in quanto egli lavora presso il Comune di Bologna, che, essendo Ente Pubblico, per il giochino che abbiamo sopra descritto, PAGA (con le tasse dei Bolognesi) CLAUDIO BORGHI per stare a casa e non chiede il rimborso a Minerbio. CHE GIOIA! Come siamo fortunati!


E lo stesso dicasi per l'Assessore Non Consigliere ROBERTA BONORI (IDV), messa a sedere dalla politica col ruolo di Vicesindaco (accordi pre-elettorali fra PD e IDV?) nonostante si sia candidata alle elezioni raccogliendo la miseria di 30 preferenze su un totale di 2769 voti allo schieramento!!!


Ella è insegnate, quindi l'Ente Pubblico la paga per assentarsi dal lavoro (cioè paga Pantalone) ma non chiede il rimborso al Comune.


Alla base di tutto questo, a differenza di LIBERO BACILIERI (PD) e DAVIDE BUSATO (PD), ci sentiamo ironicamente di ringraziare di cuore il Consigliere CATIA RAMBALDI (PD), l'Assessore Non Consigliere CLAUDIO BORGHI (PD ex PSI?) e l'Assessore Non Consigliere ROBERTA BONORI (IDV).


Grazie! Le vostre "sieste istituzionali" almeno le rimborsa qualche altro contribuente: non le pagano i Minerbiesi!!!


PER TUTTO IL RESTO... Ci rimettiamo all'idea di trasparenza spesso manifestata dal sindaco del PD Lorenzo Minganti: a Minerbio certi documenti vengono dati in privato, senza protocolli e senza archiviare nulla... Quindi, caro Concittadino, per quanto riguarda i permessi degli altri Consiglieri o Assessori ...NON CI E' DATO SAPERE!



La tua Opposizione

mercoledì 19 ottobre 2011

IO CAMBIEREI AVVOCATO (ennesima figura miserrima di Minganti)

Caro Concittadino,



appare oggi sul Carlino il solito romanzo mingantiano in cui esso o chi per lui fornsce alla stampa notizie non corrette onde evitare brutte figure della sua pessima amministrazione: parliamo di una causa intentata -e vinta- da Cittadini Minerbiesi che avevano avuto problemi di allagamenti attorno alla loro casa, indicando i possibili colpevoli in un'azienda X e nel Comune di Minerbio.

Come al solito, anzichè tentare mediazioni, la nostra amministrazione rossa è partita a testa bassa con incarichi legali e quant'altro, conscia che, nella peggiore delle ipotesi, a pagarne i costi sarebbero stati i contribuenti di Minerbio.

Indipendentemente dalla singolare interpretazione del sindaco-avvocato Lorenzo Minganti, che enfatizza grandi vittorie processuali, ci troviamo a leggere la Delibera di Giunta 94 del 12/10/2011 (che chiunque può trovare nel sito web del Comune di Minerbio, o affissa in bacheca comunale, o chiedendone copia in municipio), dove la Giunta-Minganti si oppone alla sentenza 1565/2011 del Tribunale Civile di Bologna e decide di ricorrere in Appello.

Domanda spontanea: Minganti starnazza che il Comune ha vinto la causa, poi si oppone alla sentenza e ricorre in Appello??? Ci pare un'offesa all'intelligenza!

Ma andiamo avanti. ECCO COSA DICE LA SENTENZA (copia fedele di quanto riportato dalla Giunta-Minganti nella delibera 94/2011):

in data 10 Agosto 2011 prot. n. 12193 veniva notificata all’Ente la sentenza n. 1565 /2011 emessa dal Tribunale Civile di Bologna Sez. III e relativa alla causa civile di I grado iscritta al n. 6106 /2005 promossa da (omissis ndr), contro (omissis ndr) Group S.r.l. e Comune di Minerbio, e come terzi chiamati Cesi Soc. Coop. a r.l. e Unipol S.p.a.;
nella suddetta sentenza il Giudice ordina:
-l’esecuzione dei lavori descritti nella relazione del c.t.u., tra i quali al Comune di Minerbio i lavori necessari sul confine tra la sua proprietà e quella degli attori;
-condanna le parti convenute in solido alla rifusione delle spese di giudizio che liquida in complessivi € 7.000,00;
-condanna le parti convenute sempre in solido, alla rifusione di quanto anticipato dagli attori ai cc.tt.uu. e al loro c.t.p. pari ad € 7.172,64;
-condanna le parti convenute alla rifusione delle spese di giudizio della parte chiamata Cesi Soc. coop. a r.l. liquidati in complessivi € 3.500,00 e della parte chiamata Unipol S.p.a. liquidati in € 3.000,00, oltre 12,5% ex art. 15 T.P., I.V.A. e C.P.A. come per legge;

FRANCAMENTE SE UN GIUDICE CONDANNA LE PARTI A RISARCIMENTI ONEROSI E A ESEGUIRE I LAVORI NECESSARI ONDE EVITARE ULTERIORI DANNI A CHI HA SPORTO DENUNCIA, NON CI PARE UNA GRAN VITTORIA, ANZI, CI SEMBRA PROPRIO UNA SONORA SCONFITTA... PER NON DIRE UNA BATOSTA SENZA PRECEDENTI!!!

Ed ecco la disinformazione di casta: la stampa locale apprende della Delibera 94 e il sindaco-avvocato Minganti del PD, per cercare di salvare l'immagine e le apparenze (come al solito) invia la "sua verità" dove dice che il Comune ha VINTO la causa (!!!) ma, per pura malasorte, è costretto a risarcire DODICIMILA EURO -soldi pubblici- dimenticando di dire che deve anche eseguire dei lavori per evitare che la casa dei querelanti abbia altri allagamenti.

Caro Minerbiese, fermati e rifletti: cosa ti dice il cervello?

Il sindaco-avvocato non ce la fa più, sta perdendo una causa dietro l'altra e continua a giocare coi soldi dei contribuenti locali, foraggiando avvocati e Studi Legali per fare appelli e controappelli. Chi pagherà la sua boria? Semplice, le tasse dei Minerbiesi!

Solo pochi mesi orsono abbiamo appreso che esso è riuscito a non patteggiare su una causa persa in partenza (Soverini), volendo arrivare cocciutamente alla sentenza finale, che è costata a Minerbio oltre SESSANTAMILA EURO. Adesso basta! il Minganti è uno di quei giovani avvocati inesperti e dall'ego prorompente, che crede di risolvere ogni suo deficit con denunce e cause, contro tutto e contro tutti. La vita reale è una cosa diversa, caro il nostro burocrate di partito!
A questo punto si espone direttamente il nostro Capogruppo Mirko Lazzari, che commenta così l'ennesima figuraccia del sindaco:

"dobbiamo renderci conto che quest'uomo non può continuare a spendere denaro pubblico in spese legali, perdendo una causa dietro l'altra. Minerbio non ha nemmeno le pensiline alle fermate degli autobus e incolpa il governo dei tagli agli enti locali, ma la verità è che spende malissimo i soldi delle tasse dei minerbiesi: parliamo di spese legali e denunce a gogò solo per andare dietro al personalismo del sindaco che, come un bimbo capriccioso e viziato, non vuole averla mai persa... Consiglieri comunali di sinistra (come il capogruppo PD Libero Bacilieri) che si sono fatti rimborsare dal Comune migliaia di euro per permessi lavorativi e, scoperti da noi, non si vogliono dimettere... Una pista ciclabile che in tre anni ha visto i costi passare da 300.000 a oltre 700.000 euro... Una scuola progettata due volte perchè nel primo mancavano i pannelli fotovoltaici...

Non se ne può più. I contribuenti minerbiesi non hanno l'anello al naso e si vedono continuamente vessati da aumenti ingiustificati, da telelaser e multe per ogni inezia. Ecco dove vanno a finire i soldi dei minerbiesi! Che vergogna.

Ma voglio finire con una piccola riflessione sull'ultima causa persa miseramente dal Comune: caro Concittadino, se tu sei in causa col tuo vicino e il tuo avvocato un giorno ti telefona dicendoti che hai vinto e per questo devi eseguire dei lavori e pagare dodicimila euro, tu cosa fai? IO PER PRIMA COSA CAMBIO AVVOCATO!"

La tua Opposizione

martedì 4 ottobre 2011

IL MALCOSTUME DEI PERMESSI RETRIBUITI INVESTE LA SINISTRA MINERBIESE

Caro Concittadino,


ti invitiamo a leggere con attenzione il post sotto a questo per capire bene di cosa stiamo parlando: c'è una QUESTIONE MORALE a Minerbio. Una di quelle che la politica solitamente fa di tutto per tenere ben nascosta sotto la sabbia. Un PRIVILEGIO di cui ha usufruito "qualcuno" in barba ai sacrifici che i Cittadini compiono ogni giorno, in cui col lavoro e col sudore si guadagnano la giornata.

Stiamo parlando di Consiglieri Comunali eletti dal Popolo Minerbiese, che APPROFITTAVANO di una legge (appena modificata) per ottenere permessi lavorativi giornalieri (pagati) ogni volta che era in calendario una Seduta di Consiglio Comunale. Che c'è di strano? Che a Minerbio i Consigli Comunali si svolgono alle ore 20,30!!!

Dopo l'ultimo Consiglio, in cui abbiamo presentato una Interrogazione in merito, il nostro Capogruppo fu "simpaticamente redarguito" dai Consiglieri del PD Libero Bacilieri e Catia Rambaldi. Da un lato la signora la buttava in "battute", mentre dall'altro il Capogruppo della Lista che fa riferimento a Lorenzo Minganti parlava di "diritto al riposo pagato".

Abbiamo così deciso di chiedere un Accesso agli Atti per verificare "chi e quando" avesse realmente approfittato del proprio ruolo per starsene a casa a riposare, pagato, ad ogni occasione di Consiglio serale.

Ecco la risposta ufficiale della Segreteria del Sindaco:


"premesso che ogni componente del Consiglio Comunale può chiedere al Segretario verbalizzante di attestare l'avvenuta partecipazione alla seduta, anche al fine di rendicontare al proprio datore di lavoro eventuali assenze, alla data odierna, nel corso del presente mandato amministrativo, risultano formalmente richiesti dai datori di lavoro, i seguenti permessi motivati dalla partecipazione ai Consigli Comunali:

Consigliere BACILIERI LIBERO

Anno 2009: 27 luglio, 14, 19 settembre, 14 ottobre, 5, 24, 30 novembre, 17, 22 dicembre.

Anno 2010: 28 gennaio, 17 marzo, 8, 27 aprile, 19 maggio, 10 giugno, 28 luglio, 28 settembre, 15, 23, 29 novembre, 22, 30 dicembre.

Anno 2011: 28 febbraio, 22 marzo, 29 aprile.

Saluti

Ufficio Segreteria"


Ora, caro Concittadino e onesto pagatore di tasse locali, devi sapere che per legge (art.80 Testo Unico) i datori di lavoro corrispondono ai Consiglieri le giornate "lavorative", poi vanno a battere cassa al Comune, che deve rimborsare quanto corrisposto. In pratica il permesso retribuito lo paga la Collettività, cioè lo stai pagando tu!

E nel nostro caso, parliamo di un Consigliere Comunale che nell'ultimo mandato è stato a casa dal lavoro per 25 giorni, per partecipare a Consigli Comunali che si svolgono alle ore 20,30!!!

E TU PAGHI!

Inoltre la premessa alla risposta al nostro Accesso agli Atti ci porta a supporre che altri Consiglieri si siano fatti certificare la presenza in Consiglio per poi porla al loro datore di lavoro, che magari non ha ancora richiesto il rimborso al nostro Ente.
Abbiamo così richiesto un approfondimento in tal senso, oltre al rendiconto di quanto ci è costata, fino ad oggi, la presenza in Consiglio Comunale del Capogruppo del PD Libero Bacilieri, che ha usufruito di ben 25 permessi lavorativi in due anni. Ogni Consiglio, una siesta retribuita? Ecco perchè questi signori smaniano tanto per venire eletti, salvo poi non aprire mai bocca in Aula...

Restiamo in attesa di risposte, ma nel frattempo ci chiediamo come possa un Ente come il nostro sopportare una simile vergogna e come possa la maggioranza fare continuamente quadrato attorno ai suoi rappresentanti "deludenti". Ricordiamo che già nel recente passato abbiamo chiesto le dimissioni dell'Assessore all'Ambiente DAVIDE BUSATO dopo che i giornali (anche di sinistra) hanno pubblicato la classifica della raccolta differenziata, ponendo Minerbio all'ultimo posto.

L'Assessore ovviamente non si è voluto dimettere e il partito lo ha difeso a spada tratta. Cosa non si fa per restare incollati ad una sedia!!!

Ora più di prima vorremmo vedere un gesto di dignità e di amor proprio da parte di chi ha approfittato di una norma per farsi pagare dalla Collettività così tante giornate di permesso lavorativo in modo a nostro avviso davvero immotivato. O se ne resterà lì seduto come se niente fosse? Che vergogna!

La Lista Civica attende ri ricevere per conoscenza un documento indirizzato al Sindaco in cui il Capogruppo del PD rassegna le proprie dimissioni.

C'è una QUESTIONE MORALE A MINERBIO.


La tua Opposizione

domenica 2 ottobre 2011

PERMESSI RETRIBUITI: APPROFITTATORI SENZA VERGOGNA

Caro Concittadino,


Quando si dice che il MALCOSTUME non ha limiti, a Minerbio la CASTA colpisce ancora!

La tua Lista Civica nello scorso Consiglio Comunale ha posto una Interrogazione al Sindaco, per sapere se risulta a questa Amministrazione che qualche Consigliere abbia mai chiesto permessi lavorativi giornalieri retribuiti per partecipare alle Sedute di Consiglio Comunale.

Certo, fino al mese scorso c'era una legge che permetteva di farlo, ma un conto è utilizzare le norme vigenti secondo necessità, un altro è usare la propria carica elettiva per approfittare di un privilegio e restarsene a casa dal lavoro, pagati, ogni volta che c'è Consiglio Comunale.

ANCHE PERCHE', CARO CONCITTADINO, A MINERBIO I CONSIGLI COMUNALI SI SVOLGONO ALLE ORE 20,30!!!

La risposta della Pubblica Amministrazione è stata che "SI, RISULTA" e che per sapere i nomi e i dettagli sarebbe stato necessario fare un Accesso Atti (pratica che, nella migliore delle ipotesi, viene evasa in un mese).

Al termine del Consiglio Comunale il nostro Capogruppo è stato "simpaticamente redarguito" dai Consiglieri del PD Libero Bacilieri e Catia Rambaldi (foto), poichè a loro avviso l'Interrogazione in oggetto era "inopportuna".

Secondo il capogruppo del PD Libero Bacilieri "la giornata di riposo lavorativo pagata è UN DIRITTO", mentre la signora Rambaldi del PD ha sbocciato definendosi "madre di famiglia" e aggiungendo che le serviva la giornata di siesta pagata per "fare da mangiare ai figli e al marito"...

Speriamo che entrambi stessero scherzando e di non avere capito il senso goliardico delle loro affermazioni!!! Ancor più quando ci siamo sentiti dire in faccia che avrebbero chiesto al Sindaco di fare le Sedute alle ore 09,00 del mattino, dato che la nuova legge non permette più di usufruire di giornate di riposo retribuite, ma limita i permessi alle sole ore di Consiglio Comunale!!!
Questo è il malcostume che di certo non raccontano alle loro sagre delle rane, dove la gente si beve di tutto in cambio di una polka e due crescentine...
Insomma, caro Concittadino, questi signori Consiglieri del PD che in due anni non hanno mai aperto bocca ma si sono limitati solamente al ruolo di alzamani a comando, in realtà hanno sempre avuto una smodata ambizione di essere eletti per avere dei permessi lavorativi retribuiti!!!

E che dire dei tanti Consigli Comunali fatti finire, a suon di chiacchiere, a mezzanotte e un quarto o giù di lì? Due giornate di riposo retribuito? A casa dal lavoro, pagati, anche il giorno dopo?

Che vergogna, e pensare che questi signori ti vengono a convincere di essere dei "volontari della politica"...
RIFLETTI.



La tua Opposizione