lunedì 28 febbraio 2011

il Consiglio Comunale delle provocazioni

Questa sera, finalmente, si svolgerà a Minerbio il Consiglio Comunale. Ci chiedevamo che fine avesse fatto questa Istituzione, dato che è il primo Consiglio del 2011... l'ultimo l'avevamo fatto l'anno scorso!
La nostra maggioranza si deve essere sentita piuttosto stizzita dopo che, l'ultima volta, abbiamo dimostrato in modo inoppugnabile che il "buco da oltre 230.000 euro" NON era colpa di Berlusconi e Bossi (come hanno provato a diffondere i compagni), bensì era dovuto semplicemente ai loro enormi sprechi di denaro pubblico. Un esempio eclatante: il "centro sociale Bullone di Cà de' Fabbri", carrozzone con una ventina di iscritti, dal costo di Euro 50.000 annui (girati nelle mani della solita cooperativa???). Così hanno ben pensato di attuare un po' di risparmio non convocando il Consiglio Comunale per due mesi, cioè bloccando la vita pubblica di Minerbio. Bè, avranno risparmiato i nostri 14 euro lordi di gettone di presenza... ma di certo non hanno tagliato i circa 2000 euro mensili del sindaco, o i 1000 euro dell'Assessore al Bilancio RICCARDO RIVANI (foto), che è quello che taglia agli altri ma che guadagna più di tutti, ottenendo il mensile massimo perchè, per sua scelta dichiarata, non va a lavorare.
Ma veniamo al Consiglio Comunale di questa sera. Ovviamente, dopo due mesi di latitanza delle Istituzioni locali, l'Ordine del Giorno è oberato di punti, tanto che ipotizziamo che, come al solito, ci verrà gentilmente chiesto di spostare le nostre Interpellanze alla seduta successiva. Questo è ciò che accade quando ci si comporta come i nostri amministratori (con la A minuscola).
Ed ecco come essi hanno deciso di impostare questa Assemblea: al primo punto hanno inserito un ODG presentato da loro il 23/02 -il giorno prima della convocazione- assolutamente provocatorio e politicizzato, in cui, strumentalizzando l'unità d'italia contro il PDL e la Lega Nord, essi pretendono di trasformare l'Aula in una Caserma, dove ad ogni seduta di Consiglio tutti si dovrebbero mettere sull'attenti per l'alzabandiera e l'inno... Se questa non è una provocazione offensiva e strumentale delle parole del Presidente Napolitano, che ha esplicitamente chiesto che le celebrazioni dell'unità d'italia avvenissero in modo sobrio e rispettoso delle differenze di opinione e di linea delle varie forze politiche... Noi facciamo sommessamente notare che ci sono stati tanti italiani uccisi nelle FOIBE dai comunisti titini, ma a Minerbio l'unico "ricordo" istituzionale è stato un volantino distribuito in pochissime unità solo dopo le nostre veementi insistenze!
Ma non ci meravigliamo, dato che i compagni hanno sempre avuto come logo politico una bandiera dell'Unione Sovietica che copre quella italiana!!! Insomma, il loro neonato interesse per il tricolore (che per loro è sempre stato il simbolo politico della destra di piazza) oggi è solamente strumentale per imporre una linea di scontro politico, di tentativo di rissa e prevaricazione.
Prendiamone atto.
Ci chiedono poi di votare l'ennesimo colpo di pressa alle libertà dei nostri Giovani che fanno parte della Consulta. Già questo Organo è controllato politicamente al 100% e non lascia alcuno spazio di libera iniziativa ai nostri ragazzi, che viceversa subiscono indottrinamenti palesi, gestiti da una Presidente e da un Assessore apertamente schierati con la sinistra rigida... Con questa variazione regolamentare il Sindaco si prende la libertà di cacciare fuori dalla consulta i ragazzi e ne alza il limite di "giovinezza" forse per far entrare qualche maestro politico in più. Non ci siamo. Ma poichè nessuno di noi vuole essere strumentalizzato con le solite falsità che la sinistra diffonde sul nostro conto, da un lato ci esprimeremo a favore della Consulta e dall'altro criticheremo aspramente la politicizzazione comunista della stessa. Una cosa è certa: lasciando i giovani a sé stessi, i compagni locali hanno già sancito il fallimento di questo Organo, e noi additiamo apertamente i due primi responsabili di questo fallimento: la Presidente della Consulta e l'Assessore alle politiche giovanili -la stessa dei tele laser- ERIKA TUGNOLI (foto) .
Vogliono poi il nostro voto per il Regolamento di assegnazione delle case popolari. Abbiamo presentato una serie di emendamenti per dare la precedenza alla nostra gente sugli extra comunitari che, con l'ipotesi presentata dai comunisti, avrebbero spesso la precedenza. Se accetteranno i nostri emendamenti, voteremo a favore, altrimenti spiegheremo noi ai Minerbiesi perchè nelle case popolari non ci saranno dentro loro, ma viceversa saranno piene di extra comunitari e mussulmani vari.
Ma veniamo al "bello" della serata: come pubblicato quasi due mesi fa su questo Blog, abbiamo presentato un ODG intitolato "stragi di cristiani nel mondo islamico". Pur avendo protocollato il testo il 15/01, esso è al penultimo punto del Consiglio Comunale (il loro ODG sull'unità d'italia del 23/02 è al primo punto) e, come avevamo previsto, questo ODG è molto scomodo alla sinistra locale. Quindi essi, cercando evidentemente la rissa, hanno ben pensato, sempre l'ultimo giorno disponibile, di presentare un contro-ODG in cui, strumentalizzando perfino il Card. Caffarra (...che forse molti di loro, in cuor loro, vorrebbero impiccato ad un campanile...), derubricano l'odio dei mussulmani verso di noi come sentimento imperante nel mondo, senza colore nè credo religioso... E chiedono perfino che si apra un tavolo interreligioso con i mussulmani che ci vogliono invadere... Questa è follia pura!!! Con questo ODG, che senz'altro passerà con i loro soli voti (quelli dei due gruppi di maggioranza), i compagni minerbiesi hanno apertamente dichiarato la loro volontà di strizzare l'occhio a islamici e maomettani vari. La loro sete di potere porta anche a questo: svendere la nostra storia e la nostra cultura cristiana millenaria, in cambio dei voti dei futuri cittadini italo-mussulmani! COMPLIMENTI. A quando la moschea a Minerbio?
Minerbiese, svegliati, non è obbligatorio mantenere al potere questa gente in eterno! Pensa ai tuoi bambini e al futuro che questi personaggi vogliono offrirgli.


L'Opposizione