giovedì 28 ottobre 2010

Ancora rusco napoletano? Noi diciamo "BASTA".

Caro Concittadino,
in questi ultimi giorni si è riproposta la solita barzelletta del rusco di Napoli. Oramai ci siamo stancati: il Governo Berlusconi, due anni fa, aveva risolto l'emergenza (con il plauso anche di Bassolino) ed aveva gettato le basi per rendere "normale" lo smaltimento dei rifiuti napoletani.
Oggi vediamo che il problema si ripropone e ci domandiamo come mai questo scempio accada solamente a Napoli. Non è quindi un problema generalizzato o una "questione meridionale": succede solo a Napoli che la gente generi rusco ma non lo voglia smaltire a casa propria.
Inoltre la raccolta differenziata in quella città è un concetto evidentemente troppo avanzato per essere fatto, per cui l'unica soluzione è quella dello sversamento in discarica.
Discarica di rusco indifferenziato spesso significa DIOSSINA.
Ecco perchè essi, ciclicamente, protestano con azioni incivili: sperano (come è sempre stato) che ci siano Regioni pronte ad accogliere il loro rusco e a far respirare la loro diossina ai propri abitanti.
Insomma: sperano di spedire il loro rusco a gente più fessa di loro.
Poichè questo concetto è ampiamente condiviso dalla nostra Popolazione, siano elettori di destra o di sinistra, abbiamo presentato un Ordine Del Giorno per sollecitare gli Enti interessati a NON ACCETTARE il rusco napoletano nella nostra Regione.
Come sulla regolamentazione della BURCA, anche questa non è "retorica" o "campagna elettorale", ma viceversa è solo l'espressione del pensiero della stragrande maggioranza dei Minerbiesi. Ne siamo certi.
Ecco il testo dell'O.d.G. presentato oggi alla Segreteria del Sindaco:


AA158-10 - 27/10/2010 - O.D.G. PATTUME EXTRAEMILIANO


Premesso che
a cadenze cicliche si ripropone, a Napoli e dintorni, il problema dello smaltimento dei rifiuti urbani, con il sospetto di infiltrazioni camorristiche;
in passato la “soluzione” è sempre stata l’immigrazione del pattume verso i Siti di Smaltimento delle altre Regioni;
l’Emilia-Romagna è sempre stata in prima linea nell’accettare enormi quantitativi di rifiuti indifferenziati napoletani;
in materia di sversamento in discarica o di smaltimento di rifiuti indifferenziati non esistono garanzie totali riguardo l’assenza di emissioni velenose.


Considerato che
in occasione dell’ultima “emergenza-rifiuti” della Campania e del conseguente accoglimento nei Siti di Smaltimento emiliani, abbiamo registrato vibranti proteste della Popolazione residente nelle zone direttamente interessate;
altre importanti Regioni del Nord italia hanno negato la concessione dei propri Siti al pattume napoletano, temendo contaminazioni da diossina;
il Governatore Errani due anni fa ha dichiarato che quella sarebbe stata l’ultima volta che l’Emilia-Romagna avrebbe accettato di smaltire i rifiuti indifferenziati campani.


Valutato che
Minerbio non dispone di discariche o altri Siti di Stoccaggio o di Smaltimento, ma i Comuni facenti parte di “Terre di Pianura” ospitano discariche o inceneritori.


Il Consiglio Comunale della Città di Minerbio, a tutela della salute della Popolazione Minerbiese ed Emiliana
si dichiara preoccupato per la situazione campana;
si dichiara indisponibile ad accogliere rifiuti extraemiliani nel proprio Territorio Comunale;
sollecita l’Unione Terre di Pianura, la Provincia di Bologna e la Regione Emilia-Romagna ad emanare Deliberazioni che neghino la possibilità di ricevere rifiuti extraemiliani nei territori di competenza.
Mirko Lazzari

1 commento:

  1. poi si lamentano della nomina"puzzi come un napoletano"se si guardassero allo specchio dicendo un mea culpa?

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