mercoledì 23 giugno 2010

ORDINANZA DEL SINDACO PER LA ZANZARA TIGRE

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E’ di pochi giorni fa, ed esattamente del giorno 11 del mese di giugno, la nuova ordinanza del Sindaco Minganti sulla prevenzione delle malattie trasmesse da insetti vettori ed in particolare dalla zanzara tigre.
Dopo avere scorso tutti i punti relativi alle disposizioni atte ad evitare il ristagno di acque meteoriche, così come l’annidamento di adulti di zanzara tigre, il testo dell’ordinanza prosegue con l’avvertenza che l’inosservanza di tali disposizioni comporta l’applicazione di sanzioni che vanno da un minimo di 154,93 euro ad un massimo di 1.540,30 euro.
Premetto che mi trovo pienamente d’accordo con il tentativo di arginare il reale pericolo di malattie virali come quella epidemica della Chikungunya e che ogni sforzo deve essere tentato in questo senso.
Sono però perplesso di fronte ad alcune considerazioni di carattere oggettivo, che mi inducono a riconsiderare le modalità proposte dall’Amministrazione.

Innanzitutto, a titolo informativo, parliamo della zanzara tigre e delle sue caratteristiche.

La zanzara tigre (Aedes albopictus SKUSE, 1894) è un insetto appartenente alla famiglia Culicidae diffusosi in Italia e in Europa dagli anni novanta in poi.
E’ lunga dai 2 ai 10 millimetri, ed è vistosamente tigrata di bianco e nero.
Preciso, a scando di strumentalizzazioni, che l’immagine della zanzara è di repertorio.
A differenza di altre specie indigene, la zanzara tigre è attiva durante il giorno, e non solamente all'alba o al tramonto; è perciò responsabile per le punture degli uomini e degli animali durante tutto l’arco della giornata.
Generalmente però questi insetti si riposano durante la mattina e le ore notturne.
Cercano le loro prede dentro e fuori le abitazioni, ma sono particolarmente attive all'aria aperta.
La zanzara tigre punge rapidamente riuscendo così a fuggire velocemente.

Le zanzare tigre depongono le uova spesso in piccoli contenitori con piccole quantità di acqua : vasi, sottovasi, fognature otturate, grondaie, recipienti di scarto.
Le uova resistono alla siccità e possono sopravvivere finché il contenitore dove sono state deposte non si riempia nuovamente di acqua piovana.

La vita media di una zanzara tigre è di circa 3-4 settimane e si svolge appunto in un raggio d’azione di poche centinaia di metri dal focolaio di nascita.
L’adulto vola lentamente non superando quasi mai il metro d’altezza e solo in pochi casi riesce a raggiungere i piani alti dei palazzi.
A pungere è solo la zanzara femmina, che per maturare le uova contenute nel suo addome necessita di proteine presenti nel sangue umano e in quello di alcuni animali.
La zanzara riconosce le sue prede dall’odore di alcune sostanze emesse dal loro corpo, come anidride carbonica, acido lattico e sudore.

E’ inoltre particolarmente attratta dagli indumenti di colore scuro.

La chiave della sua diffusione, oltre alla capacità di quiescenza delle uova durante i periodi asciutti, è dovuta al fatto che bastano piccole raccolte d’acqua per la deposizione delle uova.
Nel suo ambiente originario di foresta queste erano rappresentate da cavità negli alberi, ascelle di foglie o buchi nella roccia mentre negli ambienti urbani delle nostre città possono essere sottovasi, tombini, bottiglie, barattoli e altri contenitori.

La sua propensione a riprodursi in quantitativi di acqua molto ridotti è confermata dal fatto che non si osservano larve di zanzara tigre in fossi, laghi, canali e altri luoghi ricchi di acqua.

Premesso tutto ciò, risulta evidente che gli accorgimenti per evitare la ovodeposizione di questi pericolosi insetti debbano mirare all’eliminazione di tutto ciò che può renderne possibile l’attuazione.

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E’ quindi giusto tenere d’occhio i sotto vasi e gli oggetti in giardino, così come tutte le altre cose indicate nell’ordinanza.
A questo punto però mi viene alla memoria un particolare del territorio che mi è rimasto impresso a causa della sua suggestiva ecclatante esistenza.

Mi riferisco all’area cortiliva dell’ex scuola di San Martino di Soverzano, trasformata in discarica abusiva, e che abbiamo a più riprese segnalato all’Amministrazione Minganti.
Anche i rifiuti possono contenere acqua piovana e vanno perciò rimossi.

Infatti in tale luogo evidentemente, se non bonificato, possono trovare habitat perfetto per la riproduzione proprio quelle zanzare tigre che il Comune tenta di combattere.

Il terreno e la scuola sono di proprietà comunale e non sono a norma, in base all’ordinanza emessa dal Primo Cittadino.

La scuola stessa, fatiscente, offre alle zanzare di beneficiare di piccoli ristagni di acqua ogni qualvolta si verifica una precipitazione.

Ma questa non è l’unica realtà Comunale desolatamente in contrasto con l’iniziativa del suo stesso Amministratore.
Un esempio : l’area boschiva a ridosso delle villette di Cà de Fabbri è stata appena sfalciata, dopo un lungo periodo in cui era stata lasciata crescere fino a raggiungere l’altezza di un metro.

Fino ad oggi quindi gli adulti di zanzara tigre hanno potuto trovare un sicuro rifugio !

Inoltre, dopo la tombatura di parte del canale, si è creata una depressione nel terreno il cui dislivello si riempie di acqua, fornendo così l’habitat adatto per la riproduzione a questi insetti.

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Le buche nel terreno (marciapiedi, e nastro di asfalto) che hanno trasformato Minerbio in un gigantesco campo da golf, ad ogni pioggia, (ultimamente piove molto spesso) si riempiono di acqua.
Il Sindaco non ha voluto provvedere a sistemare questa situazione di degrado da noi segnalata ed ora cosa pensa di fare ?

Auto multarsi per avvenuta inosservanza alla sua ordinanza ? Fare finta di niente ?

Provvedere a sistemare le buche ?

Vorrei anche segnalare tutti quei fossi che normalmente, con poca pioggia si riducono ad essere quasi secchi, con alcune depressioni contenenti piccole quantità di acqua !

Mi sembra proprio che ricadano nella casistica di obiettivi a cui applicare il trattamento larvicida.
Insomma, non vorrei dirlo, ma sembra che qui si predichi bene, ma si razzoli male, come si suol dire.

In questi giorni di pioggia cercherò di controllare se esistono altre violazioni del Comune stesso alla sua ordinanza, per segnalarle eventualmente al Corpo di Polizia Municipale.

La vostra Lista Civica

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